La frode
(Arbitrage)
di Nicholas Jarecki (USA, 2012)
con Richard Gere, Susan Sarandon, Laetitia Casta,
Brit Marling, Tim Roth, Chris Eigeman, Monica Raymund,
Graydon Carter, Bruce Altman, Nate Parker, Stuart Margolin,
Reg E. Cathey, Curtiss Cook Austin Lysy, Gabrielle Lazure
All’alba dei 60 anni Robert Miller, un miliardario molto elegante ed affascinante, sta per fondere la sua società con un’altra importante azienda e guadagnare quindi un sacco di soldi. Qualcosa però non quadra. C’è del marcio sotto. Dietro l’operazione è evidente la necessità di salvare qualcosa di sporco e molto grosso, ossia operazioni non chiare, false revisioni di conti, illeciti spostamenti di denaro, ingenti prestiti senza copertura, ecc. Miller insomma non dorme sogni tranquilli, nonostante si sforzi di mostrarsi sereno, affabile e disponibile con la sua famiglia.
Il bel Robert ha anche un’amante: Julie Côte, una giovane e affascinante gallerista francese (con il volto di Laetitia Casta). Nottetempo si incontra con lei in un’appartamentino che le ha affitatto in centro.
Una di queste notti, però, per mettere una pietra sopra ad un litigio scaturito dall’essersi presentato in ritardo ad un importante vernissage, Robert decide di prendere l’auto e fuggire con Julie nella magione di campagna in modo da trascorrere insieme una notte di passione. Durante il tragitto i due hanno un incidente (dovuto ad un colpo di sonno di Robert): l’auto si ribalta, Julie muore sul colpo ma Robert riesce a mettersi in salvo. Dopo pochi attimi il veicolo esplode e per il protagonista inizia l’inferno.
A questo punto il film sarebbe potuto diventare interessantissimo ed originale… invece no. Niente. Da questo punto in avanti Robert diventa solo un nervoso fuggitivo. Torna a vivere alla sua vita regolare come nulla fosse successo, seppur continui ad essere stressato, anche molto più di prima. Infatti, oltre ai problemi con il lavoro (e potenzialmente con la giustizia), ha da pensare anche a come fugare i sospetti che sia il responsabile dell’incidente. Nella fuga dal luogo del fattaccio, comunque, coinvolge anche un ragazzo afroamericano, figlio del suo ex autista.
L’evolversi degli avvenimenti porta lo spettatore a scoprire con maggior precisione quali magagne finanziarie abbia combinato il protagonista – che fosse il principale resposnsabile di qualcosa di poco chiaro lo sa dal principio.
Per di più Brooke – la figlia di Robert, un’alta dirigente dell’azienda di famiglia – quando scopre quello che è accaduto si ritorce contro suo padre, mentre Ellen (la moglie), che ha capito tutto della relazione adulterina e dell’incidente, svela finalmente il suo caratterino.
In tutto questo è coinvolto anche uno scaltro ispettore di polizia, il Detective Michael Bryer (simpaticamente interpretato da Tim Roth), che capisce immediatamente come sono andate le cose, ma purtroppo non riesce a trovare le prove necessarie per incastrare il sospettato. Dunque le fabbrica. Ma si fa sgamare.
Cosa ne deduciamo? Che l’ispettore non è un buono; tutto sommato il suo è un personaggio negativo, perché tenta di forzare la mano alla giustizia, costruendo prove false, nonostante lo faccia a fin di bene. Negativa anche la figura della moglie, che mette alle strette il protagonista braccato, anche se lo fa per salvare la famiglia e garantire un futuro di tutto rispetto ai suoi figli. Negativa anche la figlia Brooke, che per mantenere lavoro, denaro e status, appoggia e supporta la maxi-truffa ordita da papà.
Cosa rimane? Il protagonista. Uno che, in fin dei conti, dovrebbe persino passare per benefattore, dal momento che fornisce al ragazzo (negro e con piccoli precedenti penali) che lo ha salvato dal carcere sicuro 2 milioni di dollari per rifarsi una vita.
Dunque: film da vedere? Non so. A me sinceramente non ha fatto impazzire. Certo, Richard Gere è bravo nei panni del magnate della finanza. Ma non basta. Bravissima anche Susan Sarandon e Tim Roth. Sì, ok. Ma si può fare affidamento solo sull’ottima interpretazione degli attori per la buona riuscita di una pellicola?
La scheda di IMDb.com, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.