Misterioso omicidio a Manhattan
(Manhattan Murder Mystery)
di Woody Allen (USA, 1993)
con Woody Allen, Diane Keaton, Alan Alda, Anjelica Huston,
Jerry Adler, Lynn Cohen, Ron Rifkin, Joy Behar, Zach Braff
Commedia godibilissima dai risvolti gialli o – viceversa – giallo dall’incedere simpatico e leggero.
Manhattan, primi anni ’90. I Lipton – una coppia della New York bene (lui editore, lei ex pubblicitaria, ormai casalinga annoiata) – tornano a sera tarda da una partita di basket e incontrano in ascensore gli House: una coppia di vicini più anziani. I 4 non si conoscono, ma i vecchietti sono così gentilini e affabili da invitare i Lipton in casa per una tazza di caffè.
La sera dopo, rientrando in casa, Larry e Carol (i Lipton) scoprono che la signora House è morta per arresto cardiaco.
Terminata l’ovvia fase di sbigottimento, Carol inizia a sospettare del marito della defunta, ossia in lei inizia a farsi strada l’idea che qualcosa non sia andato così come appare: il signor Paul House, a suo avviso, avrebbe assassinato sua moglie.
Pur non avendo alcuna prova, né la benché minima esperienza investigativa, la signora Lipton inizia ad indagare sul caso, anzi l’idea che il sig. House si sia sbarazzato di sua moglie la travolge del tutto: non riesce a pensare ad altro. Il desiderio di svelare il mistero la prende in maniera talmente ossessiva da portarla persino a intrufolarsi in casa del sig. House. A fomentarla in questa idea bizzarra e a supportarla con teorie, pedinamenti e sopralluoghi, c’è anche il suo amico Ted.
Larry, invece, non è per niente convinto di quel che afferma sua moglie, ma la folle passione che Carol mette nel caso e la paura che le indagini la avvicinino troppo a Ted, lo portano a finire coinvolto direttamente nella caccia all’assassino.
Dal canto suo, inoltre, Carol inizia ad essere gelosa dell’amicizia/rapporto di lavoro tra suo marito e la brillante scrittrice, che pure finisce per fornire alcuni spunti interessanti per la risoluzione del caso.
Secondo alcuni, Allen ha iniziato a perdere il suo smalto proprio a partire dagli anni ’90, ma io non sono d’accordo. Questo film è la dimostrazione di quanto le sue storie siano molto semplici e gradevoli allo stesso tempo. Certo, la sua recitazione e quella degli attori di cui si circonda, aiuta molto la riuscita della pellicola. Ma è proprio questo il punto: la formula che usa per confezionare film è sempre vincente.
Sappiamo benissimo quanto funzioni bene la coppia Allen/Keaton per cui non mi soffermerò su questo punto. Aggiungo solo che in certi momenti sembra di stare assistendo ad una specie di seguito di “Io e Annie (Annie Hall)”.
Da applaudire la bravura di Angelica Houston – che interpreta la donna molto ganza in grado di esercitare fascino su tutte le persone che le orbitano intorno.
Altra cosa da ribadire e sottolineare: la grande simpatia di Alan Alda.
Molto bravo anche Jerry Adler nei panni del signor House: un anziano collezionista di francobolli, talmente pacato da riuscire col suo aspetto pacioso a fugare tutti i sospetti sulla sua persona.
Zach Braff – ossia il dottor John Dorian della celebre serie tv “Scrubs” – in questo film interpreta Nick, il figlio della coppia Allen/Keaton.
La scheda di Wikipedia, quella di IMDb.com, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.