Cena tra amici

Cena tra amici
(Le prénom)

di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte (Francia e Belgio, 2012)
con Valérie Benguigui, Charles Berling,
Guillaume de Tonquedec, Patrick Bruel, Judith El Zein

Parigi. Una coppia (lei maestra elementare, lui professiore di letteratura in una prestigiosa università) invita a cena un amico di vecchia data, il fratello di lei e sua moglie. I cinque si trovano a parlare del più e del meno mentre pasteggiano, finché non parte un’accesissima discussione sul nome del promogenito che due degli ospiti (Vincent e Élisabeth) attendono. Questa notizia sarà il motivo scatenante di una feroce litigata in cui le ipocrisie (figlie di educazione e normalissima socialità) verranno messe da parte per fare spazio a vecchi rancori, rese dei conti e franchezza eccessiva, mai emersa prima.

Ancora una commedia tutta girata in interni, tra le 4 mura di una casa, o meglio all’interno di un salotto, alla stregua di quanto già successo con “Carnage” di Polanski. Il gioco della trasformazione delle personalità dei personaggi man mano che ci si addentra nello svolgimento del plot, già visto appunto in quel film, torna anche in questo, anche se in forma meno spietata e un po’ più gigiona. Forse.
Peccato che in alcuni casi lo sceneggiatore abbia un po’ forzato la mano, passando troppo a cuor leggero da un tema all’altro della conversazione, ossia creando collegamenti alquanto deboli tra un argomento e l’altro.
Tutto ciò non toglie, comunque, che anche in questo caso gli attori sono stati tutti bravissimi.

Cosa mi è piaciuto: un certo tentativo di fare autocritica da parte di persone che potremmo definire “radical chic”.
Cosa non mi è piaciuto: il cappello introduttivo sottolineato da un’invasiva voce fuori campo, le risate registrate infilate sotto le battute – proprio come accade nelle sit-com americane – e il fatto che molto spesso gli attori ridessero delle loro stesse battute. L’ho trovato un po’ eccessivo. Altra nota negativa – SPOILER – il finale a tarallucci e vino, anche abbastanza conservatore e autoindulgente.

La scheda di IMDb.com, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.