Due figli di...

Due figli di…
(Dirty Rotten Scoundrels)

di Frank Oz (USA, 1988)
con Michael Caine, Steve Martin, Glenne Headly,
Anton Rodgers, Ian McDiarmid, Barbara Harris,
Meagen Fay, Dana Ivey, Frances Conroy, Aïna Walle, Nathalie Auffret

Una delle commedie americane più belle degli anni ’80 – a mio avviso. Questo film – rifacimento della pellicola del 1964 “I due seduttori” – l’avrò visto almeno una decina di volte. Mi diverte sempre.
Due truffatori professionisti, che si divertono a sottrarre denaro a facoltose signore, si sfidano presso la ridente cittadina francese di “Beaumont sur Mer” (Costa Azzurra) per dimostrare chi è il più in gamba ed elminare l’altro dalla piazza.
L’uno – Lawrence Jamieson (Caine) – è inglese, più anziano, affascinante e gran viveur. Punta a donne estremamente ricche, fingendosi un sovrano in declino bisognoso di denaro per affrancare il suo popolo dalla repressione di un golpe.
L’altro – Freddy Benson (Martin) – è americano, un tantinello più giovane, cialtrone, caciarone e sbruffone. Vive di piccole truffe, si accontenta di poco. Almeno finché non si accorge di quanto denaro sia possibile raggranellare imitando gli stratagemmi del suo rivale.
Delizioso il mondo in cui i due, dopo aver collaborato, si fanno la guerra attraverso geniali colpi di scena.
Finale a sorpresa. Non lo svelo.

Martin e Caine sono eccelsi nella recitazione. Due pezzi da 90 del cinema a confronto, anche se ognuno con il suo stile.
Bravi anche i comprimari, come Glenne Headly (la giovane e ingenua Miss Colgate), Anton Rodgers (il capo della polizia della cittadina, nonché compare di truffa di Mr. Jamieson) e Ian McDiarmid (il maggiordomo di casa Jamieson).
A Barbara Harris il ruolo della riccona idiota – e un po’ attempata – che cade nel solito “tranello regale” di Lawrence.
Voto: 7 e mezzo. Da vedere assolutamente.
Tenete presente che il regista di questo film è lo stesso che ha diretto anche “The Blues Brothers”, “In & Out”, “Funeral Party” e “Una poltrona per due” (per dirne solo alcuni).

La locandina originale americana è molto simile a quella italiana.

La scheda di IMDb.com, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.