Studio illegale

Studio illegale

di Umberto Carteni (Italia, 2013)
con Fabio Volo, Zoé Félix, Ennio Fantastichini,
Nicola Nocella, Adriano Braidotti, Isa Barzizza,
Marina Rocco, Pino Micol, Erika Blanc, Luisella Boni

Questa pellicola è tratta dall’omonimo romanzo di Federico Duchesne, anche noto come Duchesne. Un tizio che ho sempre mal sopportato, sin da quando ho iniziato a leggere la sua rubrica di becero sarcasmo nell’ultima pagina del magazine GQ Italia.
Comunque ho voluto vedere ugualmente la pellicola, per curiosità e – vi diro – sono rimasto un po’ sorpreso: credevo di trovarmi davanti a un prodotto peggiore.
Studio illegale racconta la storia di Andrea Campi, un avvocato quarantenne, single, un po’ frustrato, ossessionato dal lavoro e vessato dal capo, che un giorno, mentre cerca di sedurre Emilie Chomand, una collega di uno studio concorrente per trarne illecitamente un beneficio, non riuscendo a tenere a freno il suo zelo, finisce per innamorarsene.

Cosa c’è di banale: la storia del giovane rampante, solo e burbero, che viene poi addomesticato da una bella donna l’abbiamo già vista diverse volte.
Cosa c’è di non banale: il ruolo di lei. L’avvocatessa francese è una tosta. Affascinante ma non bella, né giovanissima. Peraltro l’attrice è davvero in gamba: riesce a coprire una gamma di emozioni e situazioni davvero ampie, dalla fidanzatina dolce tutta sentimenti, alla stronza signorina precisetti, dall’algida professionista che separa lavoro e affetti, alla compagna spiritosa, affabile e premurosa.
Altro fattore molto positivo: la cura delle ambientazioni, degli abiti e dei dettagli. Carteni e il suo staff fanno un ottimo lavoro da questo punto di vista, anche se inizialmente le ambientazioni d’ufficio e le mise del protagonista sembrano un po’ fuori contesto. La storia si svolge negli anni 2000, nei giorni nostri, è cioè incredibilmente contemporanea, ma i personaggi e luoghi sembrano usciti da un fumetto degli anni ’40. Oserei quasi dire che per la prima parte del film il regista abbia scelto un’estetica quasi futurista.

Due parole sugli attori.
Fabio Volo non mi è mai stato sulle scatole. Qui recita pure dignitosamente: è in parte, se la cava.
Della Félix brava abbiamo già detto.
Ennio Fantastichini, poi, è perfetto per il ruolo di capo cinico, approfittatore e stronzo.
Ottima prova anche per Nicola Nocella: a suo agio nella parte del timido ciccione inesperto.
Marina Rocco fa la segretaria bionda svampita.
Erika Blanc e Isa Barzizza sono molto simpatiche: interpretano le zie anziane del protagonista, ossia due quasi-nonne atipiche, molto emancipate e parecchio strambe, che ricoprono il ruolo (vacante) di madre premurosa.

Voto globale per la pellicola: 6. Sufficiente. Niente di nuovo ma da guardare sino alla fine. Non si può definire semplice commedia sentimentale o film accomodante.

La scheda di Wikipedia, quella Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.