Gangster Squad
di Ruben Fleischer (USA, 2013)
con Josh Brolin, Sean Penn, Ryan Gosling, Emma Stone,
Nick Nolte, Giovanni Ribisi, Anthony Mackie, Robert Patrick,
Michael Peña, Mireille Enos, Austin Highsmith, Josh Pence,
Wade Williams, Michael Papajohn, Jon Polito, Jack McGee
Los Angeles. Seconda metà degli anni ’40. John O’Mara è un sergente che, appena tornato dalla guerra, è entrato in polizia. La sua voglia di combattere comunque pare non essere scomparsa: odia infatti vedere la sua città caduta nelle mani di Mickey Cohen, un ex pugile che si è messo a fare il gangster. Il suo desiderio è di fare pulizia. Ma è solo. Gran parte degli altri poliziotti sono collusi con la malavita, al soldo di Mickey o quanto meno menefreghisti, amanti del quieto vivere che non si oppongono allo scempio in corso. Il buon sergente prova a fare di testa sua, agisce da solo, ma ovviamente può poco contro la potenza del padrone della città. Questo comunque non lo scoraggia, essendo di natura molto cocciuto. John dunque non si arrende, per di più un giorno, a premiare la sua correttezza, il senso del dovere e la determinazione, arriva un compito speciale. Il capo della polizia gli affida una missione impossibile: agire sotto copertura con una squadra speciale per opporsi allo straopotere illegale di Mickey Cohen. Obiettivo non è incastrare il boss e consegnarlo alla legge, ma solo ostacolare disfare in qualsiasi modo – anche illegale – tutti i suoi traffici. Per distruggere il regno di Mickey Cohen il sergente O’Hara arruolerà un vecchio sheriffo simil cowboy che ha una mira straordinaria con le pistole, il suo giovane braccio destro di origini sudamericane, un giovane poliziotto afroamericano che combatte contro piccoli spacciatori di droga, un ex-militare smilzo esperto di comunicazioni e un giovane collega del suo stesso distretto: il sergente Jerry Wooters. Quest’ultimo, anche se in un primo tempo si mostrerà ignavo e parecchio disinteressato a riportare la legalità nella sua città, cambierà opinione riguardo il boss e si unirà agli altri membri della squadra speciale di O’Hara, dopo aver assistito alla morte di un suo giovanissimo amico lustrascarpe avvenuta a causa di un agguato malavitoso.
Probabilmente Fleischer ha provato a mettere in piedi una pellicola sul genere “Gli intoccabili”, ma non credo sia riuscito. Nemmeno lontanamente ha raggiunto le vette del capolavoro di Brian De Palma.
Josh Brolin è bravissimo, intendiamoci, ma non basta. Ha il grugno giusto per fare John O’Mara, il sergente incazzato e allo stesso tempo onesto e ligio al dovere.
Anche Ryan Gosling porta a casa il risultato: non è la sua migliore interpretazione ma non sbaglia nemmeno una battuta. Quel suo sorrisetto sbruffoncello è proprio adeguato al personaggio che interpreta – il giovane sergente Jerry Wooters – soprattuto nelle prime battute della pellicola.
Un camuffatissimo Sean Penn dà le sembianze a Mickey Cohen, il mafioso di origine ebraica che ha fatto carriera partendo dal ring, cioè facendo il pugile. Il suo è un cattivone per alcuni versi macchiettistico e quindi non fa paura più di tanto. Un tizio arrogante e pieno di sé, spietato – sì, violento – anche, abituato ad urlare contro tutti, ma che spesso appare solo come uno sbruffone che dà di matto, facendo trapelare persino un atteggiamento fin troppo sicuro che lo porterà alla disfatta.
La bellissima Emma Stone dà fondo a tutto il suo fascino per mettere in scena la pupa del boss che ruba il cuore al poliziotto dal gran cuore (Gosling).
Nick Nolte interpreta l’unico papavero delle istituzioni non corrotto: l’aziano e corpulento capo della Polizia che combatte segretamente contro il super malavitoso.
Robert Patrick è il vecchio pistolero baffuto che non sbaglia un colpo con la sua colt a tamburo – anche se i nemici quasi sempre gli sparano addosso con una mitragliatrice.
Michael Peña interpreta il suo giovane braccio destro latino.
Giovanni Ribisi dà il volto all’esperto di microspie e intercettazioni: un uomo della legge minuto, in occhialini, camicia bianca e bretelle.
Anthony Mackie fa il piedipiatti di quartiere, giovane e “coloured”, ma anche astuto e lesto di mano. Oltre la rivoltella è solito portarsi dietro un coltellaccio da lanciare contro quelli che gli procurano rogne.
Il buffo Jon Polito ha la parte del viscido mafioso che osa mettere in discussione i piani del boss spaccone.
La scheda di IMDb.com, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.
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