Mozzarella Stories

Mozzarella Stories

di Edoardo De Angelis (Italia, 2011)
con Luisa Ranieri, Andrea Renzi, Giampaolo Fabrizio,
Luca Zingaretti, Giovanni Esposito, Aida Turturro,
Massimiliano Gallo, Massimiliano Rossi, Yoon C. Joyce,
Pia Velsi, Tony Laudadio, Biagio Forestieri, Valerio Foglia Manzillo

Tragicommedia confusionaria ambientata nel nord della Campania. Mi verrebbe quasi da dire “western in salsa ciociara” ma sarebbe impreciso. Un imprenditore colluso con la camorra, appena uscito di prigione, dà una festa in cui annuncia il suo ritorno e celebra la produzione della sua celeberrima mozzarella di bufala. Le cose sembrano andare per il verso giusto – sebbene sia costretto a versare un’ingente percentuale di quello che guadagna (il pizzo) a un boss locale cammuffato da socio – almeno fin quando nello stesso territorio non arriva un gruppo imprenditoriale cinese a vendere un prodotto qualitativamente molto simile ma a metà prezzo.
L’idea di base appare buona, originale, una storia mai raccontata prima al cinema, ma – come già detto – alla lunga il tutto risulta molto confusionario. La trama presenta diversi buchi. Ad esempio, non si spiega perché mai un giocatore di pallamano abbia ucciso un avversario durante una partita o quali erano in precedenza i rapporti tra Ciccio DOP e il boss Giulio Ricci. E sopratutto: come fanno i Cinesi ad acquistare mozzarella di buona qualità e a rivenderla a metà prezzo? Cosa ci guadagnano? Come? Chi gliela fornisce? Il film si conclude senza fornire spiegazioni a queste domande.

Giampaolo Fabrizio – quel tale divenuto famoso una ventina di anni fa imitando Bruno Vespa al Bagaglino – è davvero perfetto nel ruolo di Ciccio DOP, il capofamiglia ignorante e zotico, un padre-padrone che pensa solo agli affari e alla dignità, capace di esprimere buoni sentimenti solo nei confronti delle bufale che alleva.
Luisa Rainieri è sempre molto sensuale. Brava qui ad interpretare Sofia, la figlia di Ciccio DOP: una trentenne un po’ svampita che sembra avere in testa mille idee imprenditoriali innovative ma che non riesce a far altro che vivere all’ombra di suo padre.
Massimiliano Gallo dà il volto ad Angelo Tatangelo, un cantante neomelodico sulla quarantina, ormai in declino, al servizio del boss/padrone/suocero. Sposando la figlia del capo ha rinunciato a una carriera forse meno degradante e all’amore della sua vita, tale Autilia (Ida Turturro) – una cantante di origini americane in sovrappeso ma con una discreta voce.
Ottimo Andrea Renzi – già visto in “L’uomo in più” di Sorrentino – nel ruolo del ragioniere tuttofare al servizio di Ciccio DOP.
Mi fa molto piacere che a Giovanni Esposito abbiano dato un ruolo importante. Ho sempre stimato tanto questo comico, lo apprezzo sin dai tempi dello spot Telecom Italia intitolato “Fiss’o prefiss”. In questa pellicola interpreta Giggino ‘a Purpetta, un ristoratore che acquista la mozzarella di bufala dai Cinesi. Rivale in un certo senso sia di Ciccio DOP, che di suo genero, il cantante Tatangelo.
Massimilano Rossi, invece è Dudo: un ex giocatore di pallanuoto, ai più noto come “Lo zingaro napoletano”, ora scagnozzo di Ciccio DOP.
Voto globale per la pellicola: 5. Non vi siete persi niente.

La scheda di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.