Re per una notte
(The King of Comedy)
di Martin Scorsese (USA, 1982)
con Robert De Niro, Jerry Lewis, Sandra Bernhard
Diahnne Abbott, Shelley Hack, Catherine Scorsese,
Cathy Scorsese, Martin Scorsese, Tony Randall,
Shelley Hack, Richard Baratz, Victor Borge
Rupert Pupkin – un fanatico che si crede il migliore comico d’America – cerca in tutti i modi di farsi fare un provino dal suo idolo, l’anchormen Jerry Langford. L’audizione tuttavia non avviene, nonostante Pupkin riesca ad avvicinare il suo beniamino e a mandare una registrazione del suo monologo comico alla redazione della trasmissione tv a cui vorrebbe prendere parte come ospite. Dopo essersi intrufolato nella villa di Langord ed aver affontato a viso aperto un rifiuto chiaro, netto e deciso da parte di Langford, decide di passare ai modi violenti, aiutato da Masha, un’altra folle fan morbosamente attratta dal noto presentatore.
Ancora una volta De Niro dà il meglio di sé in uno straordinario film. L’accoppiata con Scorsese funziona sempre ottimamente. Qui – ad impreziosire ulteriormente la pellicola – c’è il validissimo supporto del grande Jerry Lewis, in un ruolo tutt’altro che comico. Anzi, drammaticissimo in tutte quelle scene in cui affronta face-to-face il folle protagonista.
Non male nemmeno la performance di Sandra Bernhard, che dà faccia e corpo alla fanatica (nel vero senso della parola) che aiuta Pupkin nel suo piano criminale.
Tony Randall ha solo un paio di scene sul finale, quando sostiuisce Jerry Langford nella conduzione dello show televisivo.
Lo stesso Martin Scorsese appare per un minuto circa nei panni del regista della trasmissione.
Voto globale sulla pellicola: 7. Da vedere assolutamente se vi piacciono i film di questo regista.
La scheda di IMDb.com, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.