7 psicopatici

7 psicopatici

di Martin McDonagh (USA, 2012)
con Colin Farrell, Sam Rockwell, Christopher Walken,
Abbie Cornish, Olga Kurylenko, Woody Harrelson, Tom Waits,
Gabourey Sidibe, Zeljko Ivanek, Michael Stuhlbarg, Linda Bright Clay,
Kevin Corrigan, Helena Mattsson, James Hébert, Harry Dean Stanton,
Michael Stuhlbarg, Michael Pitt, Brendan Sexton III

Non siamo ai livelli del pulp di Quentin Tarantino o Guy Ritchie ma i riferimenti son quelli.
“7 psicopatici” è un film violento ma strampalato, cruento ma fuori di testa.
Martin McDonagh – lo stesso regista di “In Bruges” – mette insieme un cast eccellente e prova a raccontare una storia originale, una vicenda che tra le altre cose è un meta-script, cioè il racconto di un tizio che scrive la storia che sta vivendo. Più o meno.
Siamo a Los Angeles. Billy è un pazzoide sfaccendato che ruba cani con lo scopo di restituirli ai legittimi proprietari fingendo di averli trovati per caso e recuperare così una somma a titolo di risarcimento/ringraziamento. Come compare ha Hans, un simpatico sessantenne, pacifico e canuto.
Il suo amico è Marty, uno sceneggiatore irlandese, inconcludente, depresso e con problemi di alcool, alle prese con il più classico “blocco dello scrittore”. Il film che Marty vuole scrivere – senza però scadere necessariamente in qualcosa di violento – è proprio “7 psicopatici”, ossia una vicenda che coinvolge 7 diversi tipi di schizzati.
I guai per i tre inizieranno quando le Larry deciderà di rapire il cane del più feroce malavitoso della zona. In breve tempo i tre si troveranno nel deserto, fuggiaschi, a cercare se stessi.

Woody Harrelson è il pazzo criminale a cui rubano la cagnetta, un uomo violento e ferocissimo che però soffre tanto per la scomparsa della sua bestiola.
Tom Waits interpreta un vecchio apparentemente innocuo che, dopo aver letto un annuncio sul giornale, si presenta a casa dello sceneggiatore con un coniglio bianco tra le braccia e racconta la sua storia di serial killer vendicatore, un folle particolarmente truce che agiva in coppia con la propria partner di cui era pazzamente innamorato.
A Olga kurylenko il ruolo della pupa bonazza del boss mentre Abbie Cornish ha quello della ragazza dello scrittore disagiato.
Davvero buffo Colin Farrell nei panni del bel ragazzo sfigato: un timido artistoide sfigato che s’è scelto una compagnia del tutto sballata e sbagliata.
È sempre uno spasso vedere recitare Sam Rockwell. Davvero straordinario, fuori di testa, più che originale: eccentrico. Perfettamente in parte.
Christopher Walken invece fa davvero tenerezza, il suo personaggio è un anziano stoico, impassibile, duro ma allo stesso tempo molto simpatico, affabile, dolce, sempre col sorriso pronto.
Voto alla pellicola: 6 e mezzo. Mi aspettavo molto meno. Credevo fosse una mezza scemenza, invece qualcosa di buono c’è in questo film. Molto gradevole. Da vedere, se vi piace il genere.

La scheda di IMDb.com, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.