Dark Shadows

Dark Shadows

di Tim Burton (USA, 2012)
con Johnny Depp, Michelle Pfeiffer, Eva Green,
Helena Bonham Carter, Bella Heathcote,
Jackie Earle Haley, Jonny Lee Miller, Chloë Grace Moretz,
Gulliver McGrath, Alice Cooper, Christopher Lee

Premessa: ho grande stima per Tim Burton ma non sono uno di quelli che adorano qualsiasi sua opera.
Ad ogni modo Dark Shadows mi è piaciuto, è un film gradevole. Anzi mi ha proprio divertito. Bella l’idea di una commedia dark in cui il protagonista/eroe è un vampiro assassino, un succhiasangue dal cuore tenero ma che in talune occasioni non si fa scrupoli.
La trama non è originalissima ma il risultato complessivo si fa apprezzare.
Riufiutata dal suo amante Barnabas Collins, una giovane strega molto vamp (ex sguattera di famiglia) trasforma l’oggetto del suo desiderio in un vampiro e lo costringe a restare chiuso in una bara per 200 anni. Tutto questo dopo aver spinto la sua giovane moglie al suidicio.
Tornato libero, il vampiro Barnabas si riappropria della sua magione (una maxi villa gotica) e decide di rimettere in piedi l’attività di famiglia: una fabbrica di inscatolamento pesce. Il problema però è che siamo nel 1972 e la sua casa è ormai abitata dai suoi discendenti, una famiglia allargata composta da due adulti e due ragazzini, più un paio di addetti alla servitù e una dottoressa. La storia inizia proprio quando a questo nucleo si aggiunge anche una giovane tutrice – identica alla giovane moglie defunta di Barnabas – che raggiunge la villa per iniziare ad occuparsi del piccolo David Collin: un ragazzino che è rimasto decisamente traumatizzato in seguito alla perdita di sua madre.
Ad ostacolare Barnabas nei suoi piani ci sarà ancora una volta la strega Angelique Bouchard, che negli ultimi due secoli, ormai, pare aver soggiogato tutto il paesino di Collinwood, anche attraverso la sua azienda conserviera, la Angel’s Bay.
Ciò che maggiormente ho apprezzato del film è stato proprio il taglio ironico. Bisogna riconoscere che Burton è un maestro nel trattare l’horror con un sapiente approccio sdrammatizzante. In questo caso ha saputo riadattare una vecchia serie tv in maniera del tutto originale, credo peraltro senza scontentare troppo i fan del telefilm (ma potrei anche sbagliarmi).
Bravissimi i truccatori di Mr. Depp. Più lo guardavo sullo schermo, meno mi sembrava possibile che questo attore abbia ormai 50 anni (cioè 49 – ma ci siamo capiti). Ancora una volta il buon Johnny riesce a trasmettere un po’ di buonumore attraverso la sua faccia “bellilla”.
Michelle Pfeiffer forse è un po’ sprecata per questo ruolo. Interpreta la capofamiglia dei Collins nell’anno 1972 – e lo fa egregiamente – ma il suo risulta quasi un personaggio di secondo piano; insomma il cast avrebbe potuto tranquillamente prendere un’altra attrice.
Sinceramente non vado matto per Helena Bonham Carter ma questa volta m’ha sopreso. L’ho trovata fantastica nei panni della dottoressa Julia Hoffman: una strizzacervelli libidinosa e dedita all’alcool che fa di tutto pur di non invecchiare.
Eva Green è più splendente che mai. Il ruolo della giovane strega perennemente giovane le si addice a pennello. Meno la capigliatura bionda folgore, ma possiamo dire che si è guadagnata comunque il premio di personaggio più sexy del film – lo dico senza timore alcuno di essere smentito. Bonona.
Non avevo mai visto recitare prima d’ora Bella Heathcote ma devo ammettere che se l’è cavata benissimo nell’interpretazione della dolce e fragile fanciulla con traumi infantili alle spalle. Sono curioso di vederla in altre vesti. Ah, sì: è anche molto caruccia.
Buona interpretazione anche per Jonny Lee Miller, qui nei panni del padre degenere, un uomo privo del senso di responsabilità, che pensa solo alle donne e ai soldi, anziché occuparsi del figlioletto bisognoso di cure, attenzioni e affetto (Gulliver McGrath).
A proposito di questo giovanissimo attore mi si lasci dire che ha davvero la faccia giusta per il ruolo che ha ricoperto. Molto interessante anche l’evoluzione del suo personaggio: un piccolo e taciturno ragazzetto – da tutti ritenuto debole, depresso, indifeso – che tira invece fuori gli attributi nel momento più opportuno. Bravo!
Chloë Grace Moretz intepreta la teenager ribelle tutta trasgressione e rock’n’roll. Forse qui seriviva un’attrice un po’ più carina.
Alice Cooper fa un cameo nel ruolo di se stesso. Il suo intervento è un po’ un’auto-celebrazione ma non risulta sgradevole. Anzi.
A riguardo mi si permetta di far presente come sia stata scelta per la pellicola un’ottima colonna sonora.
Voto globale: 6 e mezzo.
Se vi piace la filmografia di Tim Burton, questo film non vi deluderà affatto.

La scheda di IMDb.com, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it. canadian pharmacy Lotensin