Silvio Forever
di Roberto Faenza e Filippo Macelloni (Italia, 2011)
Documentario sul Presidente del Consiglio in carica (ancora per qualche giorno) scritto dai giornalisti Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo.
Gli autori hanno evidentemente cercato di mostrare le contraddizioni, le ombre e gli eccessi del personaggio attraverso il pubblico racconto che questi ha fatto di se stesso, giustapponendo cioè filmati di repertorio, foto, dichiarazioni, micro interviste, ecc. Una specie di auto-smentita lunga 85 minuti.
Berlusconi raccontato con la voce di Berlusconi. Niente di romanzato. Pura verità riportata. Unica nota stonata: la voce di Neri Marcorè utilizzata per tappare le falle, ossia quelle parti di informazione in cui un audio originale non era disponibile. Sembra un’imitazione – e in effetti tecnicamente lo è – ma caricaturale, nonostante l’attore si limiti a pronunciare esattamente le parole che furono del Cavaliere.
A cosa è servita dunque questa pellicola? Ad informare chi non aveva mai visto questi filmati? Forse.
Credo comunque che i Berlusconiani difficilmente siano accorsi nelle sale cinematografiche per questo titolo. Viceversa, gli anti-Berlusconiani ormai sono più che informati sulle sue vicende, di certo tutto ciò che il film riporta l’hanno già visto, letto o sentito dire. Niente di nuovo sotto il sole, insomma. Io stesso posso dire di aver già visto gran parte delle immagini inserite da Faenza e Macelloni in questo pot-pourri .
Tecnica registica zero. Il montaggio a momenti fa sembrare l’opera un filmato realizzato da un amatore con Windows Movie Maker. Il racconto riporta gli eventi cronologicamente ma sino a un certo punto. Ci sono diversi balzi in avanti e alcuni balzi indietro nella linea del tempo. La voce narrante fuori campo si alterna continuamente alle immagini di repertorio (italiane ed estere), agli scatti presi dalla stampa e da “Una storia italiana”, il famoso volume che il candidato Berlusconi inviò a tutti gli Italiani durante la campagna elettorale del 1994. Come già detto: trattasi di mischione.
La scheda di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.