Straziami, ma di baci saziami
di Dino Risi (Italia, 1968)
con Nino Manfredi, Pamela Tiffin, Ugo Tognazzi,
Moira Orfei, Gigi Ballista, Pietro Tordi, Livio Lorenzon,
Checco Durante, Samson Burke, Edda Ferronao
Spettacolare commedia di Dino Risi con un Manfredi al massimo della forma.
Un giorno allo Stadio Olimpico di Roma, durante una manifestazione in cui sfilano delle rappresentanze di cittadine italiane in costume tradizionale, due giovani di provincia – tali Mario Balestrini e Marisa Di Giovanni – si incontrano e si piacciono subito. Lui è di Alatri (Fr), lei è marchigiana di Sacrofante. Per amore di Marisa, Mario si trasferisce nel piccolo paesino delle Marche e inizia a corteggiarla. Ostacolati dalla famiglia di lei, i due ragazzi tentano il suicidio ma si salvano per miracolo. La fortuna, comunque, sembra essere dalla loro parte: infatti il padre di lei – principale avversatore dell’amore tra i due ragazzi – muore improvvisamente. Ma ecco che, quando le cose sembrano a iniziare per il verso giusto, a solo un mese al loro matrimonio una malelingua (la locandiera vedova che ospita Mario in casa e che cerca di sedurlo) mette zizzania tra i promessi sposi, facendo credere a Mario che la sua ragazza abbia avuto dei rapporti con un altro paesano. Sentendo ormai compromessa la propria rispettabilità, Marisa si vede costretta a lasciare Sacrofante Marche alla volta di Roma – dove finirà a lavorare come stiratrice presso il sarto sordomuto Umberto Ciceri. Mario la segue nella Capitale ma, nonostante ce la metta tutta, non riuscirà a mettersi sulle tracce della sua amata. In poco tempo finirà sul lastrico, senza soldi e senza lavoro. Tenterà allora il suicidio ma sarà proprio quello l’avvenimento che gli porterà fortuna.
Pamela Tiffin è bellissima e dolcissima. Molto brava nel suo ruolo di semplice ragazza di provincia, soprattutto nelle scene in cui deve simulare timidezza o imbarazzo.
Ugo Tognazzi dà un’intrepretazione molto originale e buffa di un sarto sordomuto con atteggiamenti velatamente omossessuali.
Della bravura di Nino Manfredi abbiamo già detto. Aggiungo solo che quando interpretava il burino di provincia, il ragazzo del basso Lazio, riusciva a dare davvero il meglio di sè.
Gigi Ballista è il ricco ingegnere, una specie di figura alla “cummenda” ante litteram.
Pietro Tordi lo troviamo nei panni del frate – non so se lo ricordate ma ne “Il marchese del grillo” è quello che interpretava il cattolicissimo zio del protagonista.
La scheda di Cinematografo.it , quella di Film.tv.it e quella di MyMovies.it.