Gone Baby Gone
di Ben Affleck (USA, 2007)
con Casey Affleck, Michelle Monaghan, Morgan Freeman,
Ed Harris, John Ashton, Amy Ryan, Titus Welliver,
Mark Margolis, Madeline O’Brien, Slaine, Trudi Goodman,
Matthew Maher, Amy Madigan, Michael Kenneth Williams
A prima vista questo può sembrare il solito film, un copione già visto, con i buoni da una parte e i cattivi dall’altra. Ma così non è.
La notizia che una bambina di 4 anni – figlia di una tossicomane – sia scomparsa getta nello sconforto un intero quartiere di Boston. Alla ricerca della piccola si lanciano sia la polizia, che un paio di investigatori privati (un lui e una lei legati da una relazione sentimentale) su richiesta dei parenti. Gli uni (i poliziotti) aiutano gli altri (gli investigatori) e viceversa. Le indagini proseguono freneticamente, anche perché si tratta di una corsa contro il tempo, e si arriva alla conclusione del caso – putroppo con la morte della vittima. Ma stranamente le cose giungono a conclusione troppo presto. Nell’analizzare i fatti non si è posta attenzione su determinati particolari. Regista e sceneggiatore (che in questo caso sarebbero la stessa persona: Ben Affleck) fanno un gioco di prestigio, distraggono lo spettatore, facendogli credere di avere la soluzione in mano. Invece così non è. Per ben due volte le credenze dello spettatore vengono ribaltate. Sono due i colpi di scena che traghettano la storia verso la conclusione. Un finale che tra l’altro rimane aperto, almeno dal punto di vista morale: è giusto essere sempre onesti e rispettosi della legge sino in fondo, ad ogni costo, oppure ci sono casi in cui, nella speranza di un bene superiore, è lecito chiudere un occhio e magari trasgredire le regole? Fino a che punto si può mettere a tacere la propria coscienza, dopo aver compiuto qualcosa che si ritiene sbagliato?
Ecco, sono queste le due domande di fronte alle quali ci mette Ben Affleck attraverso “Gone Baby Gone”. La storia del rapimento della bambina è in realtà solo un pretesto, così come, in un certo senso, è anche un pretesto la relazione sentimentale tra due dei protagonisti (Patrick e Angela). Un altro dei temi fondamentali della pellicola è la fiducia, il coraggio di credere nelle persone a cui si vuole bene, senza alcuna remora.
Cast eccellente: ottima recitazione per tutti.
Casey Affleck lo adoro sin dai tempi di Ocean’s Eleven. Secondo me è anche meglio di suo fratello, dal punto di vista recitativo. Anzi, sicuramente meglio. In questi ultimi anni è anche diventato un regista (ricordate “I’m Still Here”, l’assurdo progetto con Joaquin Phoenix?) ma mi sa che continuo a preferirlo davanti alla camera da presa. Ha una faccia da bravo ragazzo. Può fare qualsiasi ruolo. Qui lo vediamo nei panni di un investigatore poco più che trentenne che decide di seguire un caso spinoso – il rapimento di una bambina molto piccola – quasi solo per volere di Angie, sua collega, socia e compagna. Un ragazzo che fatica a farsi accettare come adulto dai poliziotti con cui collabora e che emerge come figura positiva, nonostante il percorso che compie durante il film metta in evidenza il suo background da ragazzaccio di strada, truffantello e spacciatore.
Michelle Monaghan è belluccia, sì. Ma non solo. Non ha la faccia buona solo per le commedie sentimentali. Anzi con questa pellicola, secondo me, ha dimostrato di valere molto anche come attrice drammatica. Brava davvero.
Ruolo atipico per Morgan Freeman. Qui lo vediamo nei panni di Jack Doyle, un capitano di polizia particolarmente coinvolto nei casi di rapimenti di bambine.
Ed Harris è Remy Bressant, il poliziotto dai modi rudi. Una vecchia volpe che sa il fatto suo. Volto più che espressivo, straordinaria interpretazione per questo che si può definire senza dubbio un “attorone”.
John Ashton lo ricordate nella trilogia di “Beverly Hills Cop?” È da allora che lo adoro. Anche in questo caso interpreta un poliziotto. Il suo rimane un volto “pacioso”.
Titus Welliver indossa un paio di grossi baffoni per intepretare l’affettuoso zio della vittima del rapimento.
Amy Ryan e Amy Madigan sono rispettivamente mamma e zia della bambina rapita (Madeline O’Brien).
Voto complessivo per la pellicola 6 e mezzo. Storia originale, nonostante nelle prime battute dia l’impressione di battere temi già trattati in tanti altri film.
La scheda di IMDb.com, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.