Senza veli
(Tell-All)
di Chuck Palahniuk
Strade Blu – Dark, Mondadori, 2010
186 pagg. – 17,50 Euro.
Traduzione a cura di Matteo Colombo

Una gorvernante, tale Hazie Coogan, si prende cura in tutto e per tutto di Katherine Kenton, notissima diva del cinema e del teatro americano. Hazie cucina per Katie, la porta in giro, accudisce la sua casa, l’accompagna alle prove, la sorveglia da dietro le quinte durante gli spettacoli, le legge i copioni, l’aiuta a scegliere i ruoli da interpretare, ecc. Anche se – lei che è voce narrante – ci tiene a precisare che non è una governante, che il suolo ruolo è più importante di quello di dama di compagnia, di accompagnatrice, di donna di servizio o di maggiordomo. Hazie si preoccupa a tal punto di Katie da arrivare persino a decidere quali siano le persone migliori con cui la sua padrona (?) possa intrattenersi e quali possano essere gli uomini migliori con cui accompagnarsi. Il compito principale di Hazie è di proteggere Katie da tutto e da tutti, persino da se stessa. Ma, a quanto pare, non sempre le riesce.
“Senza Veli” è un romanzo costruito come fosse un piece teatrale (o un film), suddiviso in atti e raccontato spesso per scene, con voce narrante (la stessa Hazie) e minuziosa descrizione delle inquadrature, delle luci, ecc.
Avendoli letti tutti, posso permettermi di dire che questo non mi pare sia il miglior romanzo di Palahniuk, anche se merita comunque una lettura. “Senza veli” non stupisce, non strabilia – il finale lo si intuisce alquanto presto, quando ci si trova a metà della lettura – ma si rivela comunque una buona lettura. Onde evitare di confondervi, fate molta attenzione ai nomi dei personaggi descritti.
Nota stilistica: da apprezzare la ricerca effettuata dall’autore. Le pagine sono piene di neologismi come “wasbands” (ex mariti), mutuati da riviste del settore – vedi ad esempio “Variety” – e di namedropping, ossia durante il racconto vengono citati decine e decine di nomi di stelle che hanno reso famosa Hollywood nella prima metà del secolo scorso.

La scheda di Bol.it e quella di IBS.it.