Cattivissimo Me
(Despicable Me)
di Pierre Coffin, Chris Renaud (Usa, 2010)
Lungometraggio animato davvero simpatico. Non è un prodotto Disney/Pixar, né DreamWorks. Produce Illumination Entertainment e distribuisce Universal.
[Spoiler]
Un tizio triste, solo e noioso di nome Gru vuole diventare il cattivo più cattivo dell’Universo. Quando scopre che un ragazzetto cretino è riuscito a rubare addirittura la piramide di Giza diventa geloso, per cui decide di organizzare un colpo ancora più arguto e sensazionale, il colpo dei colpi. Si mette in testa, insomma, di rubare la Luna ma, per portare a termine questa operazione malvagia, ha bisogno di un sacco di denaro. Il nostro Gru, però, non è ricchissimo (anche se ha una casa immensa e un milione di piccoli buffi operai gialli a forma di ovetto Kinder che lavorano per lui) perciò si rivolge ad una banca, la Banca del Male – già nota come Lehman Brothers. [Qui in molti hanno riso in sala] Il malefico banchiere di turno gli nega il prestito, adducendo diverse motivazioni capziose, o meglio promette di concederlo ad una condizione: che Gru riesca ad impadronirsi del raggio rimpicciolente. Gru a questoi punto fa di tutto per entrare in possesso di questa potente arma, una pistola in grado di ridurre le dimensioni di qualsiasi oggetto venga colpito dal suo raggio. Il problema serio è che questa arma si trova in mani nemiche: la possiede Vector – lo stesso ragazzetto che ha rubato la piramide. L’arma è nascosta in casa sua. Mentre cerca di entrarne in possesso, Gru si accorge che le uniche persone in grado di entrare nella fortificata villa di Vector sono 3 piccole orfanelle che vendono biscotti casa per casa. Le bimbe appaiono subito ai suoi occhi come un lasciapassare. L’unica soluzione sensata da prendere, quindi, è adottarle. A questo punto accade l’impossibile: da burbero e intrattabile che era, il cattivissimo pian piano si addolcisce; avendo tutto il giorno in giro per casa le tre piccole e affettuose pesti e, passando perciò con loro tantissimo tempo, Gru inizia a svolgere quasi inconsciamente il ruolo di papà e così, giorno dopo giorno, diventa sempre più affettuoso.
Vi ho svelato il 70% del film – forse anche più – per cui non aggiungo altro.
Sappiate che i cosi gialli che aiutano in casa il cattivissimo sono buffissimi. Hanno forme leggermente diverse ma tutti portano gli occhiali (o il monocolo) hanno una vocetta buffa e motlo acuta. Spesso non si capisce cosa dicano ma sono sicurissimo che faranno impazzire tutti i bambini. Inoltre sono un gagdet perfetto. La macchina del market è oliata alla perfezione. Anche il libro dei gattini – che il cattivo papà Gru legge alle bimbe per farle addormentare – mi sembra un’ottima idea da realizzare su carta. Io lo comprerei immediatamente.
Margo, Edith e Agnes, le tre piccole birbe orfane, sono molto simpatiche e dolcissime. Sapranno sciogliere il ghiaccio che avvolge il cuore di Gru. E anche quello degli spettatori (di tutte le età). Anche perché questo è un film per famiglie – ma non solo.
Vector (nickname di Victor) è un supernerd. Uno sfigatone che dovrebbe essere il cattivo antagonista ma è così buffo e cialtrone che fa anche lui simpatia.
Mr. Perkins, il banchiere, dovrebbe essere il personaggio più negativo del film ma – anche lui – con quei capelli ritti in testa è davvero buffo.
Altri personaggi con caratteristiche buffe: la mamma di Gru, una vecchia acida la cui anaffettività ha resto sterile di sentimenti Gru; il Dottor Nefario, il vecchio scienziato che collabora con Gru: la miopia e il doppio mento sono i suoi tratti salienti; Miss Hattie, la zitellona che gestisce e dirige l’orfanotrofio: una specie di grassa nazista con la gonnellona a quadri e la messinpiega bionda.
Ho visto questa pellicola lunedì sera al cinema Barberini di Roma, in anteprima. In Italiano. Il protagonista è doppiato da Max Giusti. Sinceramente nemmeno mi sono accorto che fosse lui, me l’hanno detto dopo, a proiezione ultimata. Per cui mi chiedo: ma che bisogno c’era?! Non era meglio prendere un doppiatore con la voce da duro, magari bassa e cavernosa, per il ruolo del wanna-be-cattivo? Per la versione americana sono stati ingaggiati personaggi noti come Steve Carrell (Gru), Julie Andrews (Miss Hattie) e Jason Segel (Vector). Lì usano queste facce/voci come leva di marketing, per vendere meglio il film, per avere più rilevanza sui media, per fare più breccia sul pubblico potenziale, per attirare curiosità e interesse. Da noi, sinceramente, non credo che funzioni allo stesso modo. E poi: davvero i genitori porteranno al cinema i loro bimbi perché Max Giusti doppia il protagonista? Mah! E lo dico con il massimo della stima e del rispetto per Max Giusti. Come comico l’ho sempre trovato molto simpatico. Solo che in questo caso non mi sembra esattamente la voce migliore per un personaggio del genere.
Voto complessivo per la pellicola: 7. Da vedere, se siete bambinoni come il sottoscritto.
Ha senso il 3D? A me questa tecnologia non fa impazzire ma direi che, in casi come questo, le tre dimensioni hanno il loro perché.
Negli USA questo film è già uscito l’8 luglio, nei nostri cinema invece arriverà il 15 ottobre.
Grazie a WayToBlue Italia, GGD Roma e Universal Italia per avermi invitato all’anteprima.
Qui il trailer in italiano. Qui quello americano.
Locandina ufficiale americana.
La scheda di IMDb.com, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.
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