Hoodlum
di Bill Duke (Usa, 1996)
con Laurence Fishburne, Tim Roth, Andy Garcia,
Vanessa Williams, Queen Latifah, Cicely Tyson,
Chi McBride, Clarence Williams III, Loretta Devine,
Mike Starr, Richard Bradford, William Atherton
Gradevolissimo gangster movie ambientato nella New York degli anni ’30.
A seguito della Grande Depressione, Harlem versa in estrema povertà. Tutti i neri del quartiere (il 99% della popolazione) tentano la fortuna spendendo quei pochi soldi che hanno in “Numbers”, una specie di gioco d’azzardo molto simile al lotto. Ovviamente questo business è governato dalla mala locale. A spartirsi il territorio ci sono da una parte l’anziana Stephanie St. Clair – ai più nota come Madame Queen – e dall’altra un pazzo assetato di potere e denaro che si fa chiamare Dutch Schultz. Appena uscito dal carcere, Bumpy Johnson decide di tornare dai suoi amici e di rituffarsi nel mondo della malavita, mettendosi sotto l’ala protettiva di Madame Queen o, meglio, al suo fianco in qualità di vice. I suoi intenti sembrano sinceri e lodevoli: vuole difendere la signora Queen e gli affari del suo gruppo dalla sanguinaria avidità di Schultz. Pian piano, però, la sua personalità cambia. Infatti quando la polizia, imbeccata da Schultz, incarcera Madame Queen, è proprio Bumpy ad assumere il comando nella sua gang. Ma, sebbene i primi tempi sembrano alquanto idilliaci – inizia a recuperare denaro e terreno su Schulz, ridà qualche speranza alla gente del suo quartiere e si mette insieme ad una bellissima ragazza fuori dal giro della mala – Bumpy ci metterà ben poco a trasformarsi, a diventare cioè anch’esso cinico, spietato e avido, avvicinandosi sempre più al suo acerrimo nemico come stile di gestione degli affari e degli affetti. In pochissimo tempo resterà completamente solo. Per la soluzione finale del problema Schultz non gli resterà che affidarsi alla mediazione di Lucky Luciano.
Se fossi anziano, direi che di gangsta movie così non se ne fanno più. Ma sarebbe comunque una scemenza perché, ad esempio, ci sono diverse analogie tra questa pellicola del 1996 e il più recente American Gangster (me le ha fatte notare Dj Nero).
Ciò che ho maggiormente apprezzato di Hoodlum è stata la recitazione di Lawrence Fishburne. Non che non mi piacesse già come attore (moltissimi lo ricorderanno nella trilogia di “Matrix”) eppure secondo me qui dà il meglio di sè. Come ha recitato in questo film non ha recitato mai. Protagonista assoluto – qualsiasi cosa si voglia pensare della parti di Roth e Garcia, che pure meritano tantissimo.
Fishburne non ride praticamente mai. Lo vediamo serioso dal principio alla fine. Porta nell’espressione facciale, e nella postura, tutta la pesantezza e la drammaticità del ruolo interpretato: la solitudine di un uomo che non può fidarsi di nessuno, che non può mostrarsi debole, la cui fierezza non può piegarsi sotto il peso delle responsabilità di gestione di una gang, soprattuto dal momento che si trova costantemente a rischio di subire un agguato mortale.
Tim Roth dovrebbe far paura ma spesso l’ho trovato buffo. Interpretare il boss pazzoide, menefreghista e sbruffone gli riesce alquanto bene, anche se negli eleganti panni del gangster sembra più che altro un gagà picchiatello.
Mi compiaccio con sceneggiatore e regista anche perché, per una volta, la figura di Lucky Luciano – elegantemente interpretato da Andy Garcia – non è portatrice di valori quali spietatezza, sbruffonaggine e avidità. Almeno non solo di quelli. Il capo dei capi della mafia newyorkese anni ’30, infatti, è ritratto come uomo del dialogo, riflessivo, garbato mediatore, pacificatore, scrupoloso affarista. Veritiero o meno che sia, un profilo così per questo personaggio mi risulta alquanto originale.
Vanessa Williams ha fascino da vendere. La pupa del gangster è un ruolo che le si confà alla perfezione. Lo stile che si ritrova, comunque, è adattissimo anche per vestire i panni della bella giovane impegnata nel volontariato (una specie di crocerossina con lo sguardo maliardo e il corpo da playmate).
Cicely Tyson ha il ruolo dell’anziana signora di origini francesi che, gestendo per anni il business della lotteria nel quartiere, s’è guadagnata soldi, potere e tantissimo rispetto. Aggiungetevi anche molto fascino – nonostante l’età alquanto avanzata.
A Chi McBride hanno affidato il personaggio di Illinois Gordon detto Orso, il cuginone di Bumpy: un fido e buffo braccio destro che si dimosterà leale (quasi) sino alla fine.
Loretta Devine è Prosciuttina (Pigfoot Mary), ossia la ragazza di Orso. Queen Latifah completa il terzetto delle ragazze del gruppo di Bumpy. Per lei solo un paio di comparsate.
William Atherton interpreta il procuratore generale corrotto mentre Richard Bradford ha la parte del Capitano Foley, il poliziotto razzista e violento, colluso con Schultz.
Attenti anche a non sottovalutare la figura di Bub Hewlett, interpretato da Clarence Williams III.
Voto generale alla pellicola: 7. Da vedere se vi sono già piaciuti “Quei bravi ragazzi”, “Bronx” e affini.
La scheda di IMDb.com, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.