Neppure un rigo in cronaca
di Gino & Michele (Gino Vignali e Michele Mozzati)
Feltrinelli – collana “Universale economica”, 2009
185 pagg. – 8 Euro
Il primo vero romanzo di Gino & Michele (storici fondatori dello Zelig cabaret, nonché curatori della celeberrima raccolta “Anche le formiche nel loro piccolo s’incazzano”) ha tutto l’aspetto di essere un’omaggio, un’accorata dedica a Milano. Infatti, sebbene sembri che la città faccia da sfondo al racconto, in realtà il tono nostalgico (ma non passatista) di chi nel capoluogo meneghino ci ha vissuto tutta la vita, rende protagonisti principali proprio i luoghi in cui si svolge l’azione – prima tra questi la Torre Velasca.
Attraverso lo sguardo di due ragazzini, due piccoli curiosoni che crescono e fanno le prime esperienze di vita in un quartiere popolare – uno dei tanti – nella Milano di fine anni ’50, Gino & Michele raccontano il goffo tentativo di cinque amici di mettere a segno un colpo multimilionario con il solo scopo di smascherare un tentativo di corruzione. Gli anni sono quelli del cosiddetto “Boom economico”, mentre l’humus della vicenda è quello della prima integrazione tra cittadini autoctoni e immigrati meridionali: un maestro elementare napoletano di nome Silvio, un barista dandy e sciupafemmine di nome Gilberto, un gelataio pugliese intriso di ideologia comunista di nome Defendente, un giornalista di cronaca di provincia di nome Claudio e uno scassinatore di casseforti siciliano, mago del biliardo, di nome Antonio, ordiscono una specie di rivalsa sociale, tramano cioè di rubare un consistente bottino, conservato in un appartamento della Torre Velasca e originariamente destinato ad essere una mazzetta.
Leggero, fresco e delizioso. Romanzo consigliato a tutti, anche a chi odia Milano.