California Suite

California Suite

di Herbert Ross (USA, 1978)
con Jane Fonda, Alan Alda, Bill Cosby,
Walter Matthau, Elaine May, Richard Pryor,
Michael Caine, Maggie Smith, Herb Edelman,
Denise Galik-Furey, Sheila Frazier, Gloria Gifford

Divertentissima commedia americana, tratta dall’omonima pièce teatrale scritta da Neil Simon. Un film corale che racconta quattro storie diverse e parallele che avvengono tutte allo stesso tempo a Los Angeles, senza che mai i protagonisti delle stesse si incrocino.
Storia 1: due coniugi, ormai separati, si incontrano dopo 9 anni per discutere del futuro della loro figlia diciasettenne. Devono decidere se la ragazza deve restare con il padre a Los Angeles (dove è fuggita alla chetichella) o tornare con la madre a New York. Entrambi hanno una parlantina sagace e fluente. Per tutto il tempo non fanno altro che scagliarsi addosso battute sarcastiche e frecciatine velenose.
Storia 2: una famosa attrice inglese arriva ad Hollywood in aereo da Londra per la serata di consegna degli Oscar in quanto ha ricevuto una nomination come Migliore attrice protagonista. Ad accompagnarla c’è il suo compagno di sempre, un brillante e paziente antiquario, ex promessa del teatro inglese. I due sono una coppia molto affiatata, si vogliono bene perché si capiscono alla perfezione: praticamente due primedonne dalla lingua affilatissima.
Storia 3: due medici afroamericani di Chicago portano le loro mogli in vacanza a Los Angeles. Essendo due cialtroni pasticcioni, maldestri e tirchi, durante tutto il soggiorno non faranno altro che bisticciare e rivaleggiare l’uno con l’altro. La loro furia li porterà a picchiarsi. Difatti finiranno col tornare a casa in pessime condizioni fisiche.
Storia 4: un uomo di mezza età si reca a Los Angeles per la comunione di suo nipote. Arrivato in città un giorno prima di sua moglie, ne approfitta per passare una serata alcolica tra uomini con suo fratello, una specie di sessuomane. Questi, a sua insaputa, a fine serata gli manda in camera come regalo una prostituta. Il mattino dopo il problema sarà impedire che la moglie in arrivo da Philadelphia non si accorga della scappatella.
Jane Fonda è una donna molto affascinante, di certo non devo essere io a ricordarlo. Quando ha girato questa pellicola aveva circa 41 anni. Ma l’età, per una come lei, non è mai stata un problema. È perfetta nel ruolo della newyorkese snob: una giornalista inacidita dall’ambiente che frequenta e disgustata dall’aria rilassata e salubre dell’ex marito.
Alan Alda è meraviglioso. Simpatico, bonario, gradevolissimo. Mi è sempre piaciuto. Qui non fa altro che confermare l’ottima opinione che ho di lui.
La coppia Bill Cosby/Richard Pryor è spumeggiante. Non li avevo mai visti recitare l’uno di fianco all’altro: sono divertentissimi. Il loro continuo bisticciarsi provoca più di qualche sorriso. Questa loro performance andrebbe vista anche in lingua originale per apprezzarne tutte le sfumature.
Anche Maggie Smith (la madre superiora del film “Sister Act”, nonché la Minerva McGranitt della saga “Harry Potter”) e Michael Caine insieme funzionano a meraviglia. Non solo formano un duetto extra-brillante ma riescono a strappare anche grandi momenti di intensità drammatica nelle ultime battute della loro storia. Applausi a scena aperta: sono da premiare.
Di Walther Matthau ormai non ho più nulla da dire. Genio della recitazione brillante. Cos’altro aggiungere?
Questa pellicola è un piccolo capolavoro: per una volta un ottimo testo teatrale viene adattato per il cinema senza perdere di qualità. Consigliatissimo soprattutto per i dialoghi: quando si dice le parole giuste in bocca alle persone giuste. Voto: 8 e mezzo.
Consigliata anche la sonora composta da brani jazz molto leggeri dal sapore swinging.

La scheda di IMDb.com, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.