Non ho mai speso 23 Euro per un deodorante. Almeno sino a questo momento.
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Silk video Ieri in mattinata sono stato da Sephora in via del Corso. Ero orientato verso un profumo, volevo prendere Chanel Allure Edition Blanche perché la scorsa settimana ne ho trovato un campioncino in GQ, l’ho staccato dalla pagine, l’ho provato subito e mi è piaciuto.
Dunque sono entrato nel negozio con l’idea di risentire questa fragranza e valutarne il costo. Però ho visto che il tester non c’era – ho chiesto in giro e mi hanno confermato che il tester per quel profumo proprio non l’avevano. Inoltre il flacone più piccolo costava 54 Euro – decisamente troppo per le mie tasche. Credo si tratti di una specie di edizione speciale. Non mi andava di spendere così tanto per un profumo.
E così sono rimasto una mezz’oretta di fronte allo scaffare dei profumi da uomo a spruzzare diversi tester di profumi sui meravigliosi talloncini di cartoncino bianco candido. Mi stavo per orientare verso Dior Sport Homme ma non ero molto convito. Sì, mi piaceva abbastanza ma anche in questo caso il costo del flacone più piccolo era alquanto elevato.
Mentre mi spruzzavo e osservavo boccette di profumi sono venute almeno tre commesse a chiedermi se avessi bisogno di qualcosa. L’ultima mi ha proposto di prendere proprio Dior Sport Homme ma, come già detto, non ero molto convito. Così questa gentile signorina mi ha fatto sentire l’odore di altri 5/6 profumi. Per tre volte mi ha ripetuto “Ma questo non è nuovo”, come se questa frase potesse dissuadermi dal comprare l’una o l’altra marca. Bah! Ancora mi chiedo che senso abbia il concetto di ‘nuovo’ applicato ad un profumo. Gliel’ho anche detto – per tre volte – “Non importa che non sia nuovo. Per me fa lo stesso. L’importante è che mi piaccia”. Ma non credo che stesse ad ascoltarmi. Ad un certo punto mi è sembrata in difficoltà. Io le chiedevo delle fragranze cosiddette ‘fresche’ – intendiamoci: neanche so bene cosa significhi – lei pare che le avesse finite. Me le ha mostrate praticamente tutte, tutte le ‘tonatità di fresco’ che conosceva. Quindi me ne ha fatto sentire una calda e fresca allo stesso tempo – secondo lei. Mi ha parlato di thé bianco, ma potrei anche non aver capito bene. Quindi ha preso Dior Higher e l’ha spruzzato sul talloncino. Mi è piaciuto subito. Ci ho pensato 3 secondi ed ho detto: “Lo prendo”.
Immediatamente ho buttato l’occhio sui talloncini dei prezzi, ho controllato ed ho notato che il meno costoso era ovviamente il formato ‘deodorante’. Bene: ho preso quello. Mi serviva giusto un deodorante. Il mio è appena finito. Come prendere due piccioni con una fava: profumarsi il corpo con un solo cosmetico. Dovrebbe essere meno dispendioso in questo modo. La commessa, come a volermi ulteriormente convincere della bontà del prodotto, me l’ha spruzzato ancora sul dorso del polso destro. Dice che il profumo va sentito sulla propria pelle, perché sul cartoncino o nell’aria o sulla pelle degli altri è diverso. Mah!
Spruzzo. “Lo prendo, ho detto che lo prendo!”
Dov’è la cassa? No, non davanti l’uscita. Lì in fondo.
Quant’è? 23 Euro. In contanti.
Grazie, arrivederci.
credo che tu sia il primo uomo sulla terra ad essere rimasto dentro un negozio sephora, da solo, per più di 5 secondi. vivissime congratulazioni, anche e soprattutto per la chiarezza delle idee: ho il sospetto che le commesse di sephora siano simili in tutto il mondo.
in compenso, leggendo il tuo post m’è venuta voglia di andare in profumeria a fare impazzire qualche commessa – sperando di non fare come sempre, che poi sono io che ci casco, ed esco che ho comprato qualcosa che non mi serve, ma che non potevo non avere :D
Io adoro le profumerie. Per gli odori, per i colori, per le forme delle confezioni e per le donne ci vi si aggirano tutte agghindate e ‘pittate’.
Mi soffermerei anche accanto al banco rossetti/ciprie/ombretti, se non avessi il timore che dopo un paio di minuti mi potrebbero portare via con la camicia di forza. :D