Milk
di Gus Van Sant (USA, 2008)
con Sean Penn, James Franco,
Emile Hirsch, Josh Brolin, Diego Luna,
Brandon Boyce, Kelvin Yu, Lucas Grabeel,
Victor Garber, Alison Pill, Denis O’Hare
Questo è un film molto valido, che merita ogni singola nomination presa per la 81^ edizione degli Accademy Awards (gli Oscar). Innanzitutto perché fa conoscere un pezzo di storia degli Stati Uniti, un momento storico molto importante per la lotta dei diritti civili nel paese, la battaglia per far sì che ad ogni cittadino venisse riconosciuto il diritto a non essere discriminato in alcun modo sulla base dei propri gusti/atteggiamenti/pratiche sessuali. In secondo luogo perché è un film girato bene e recitato benissimo. Mi preme, inoltre, mettere l’accento sull’ottima ricostruzione della San Francisco degli anni ’70.
“Milk” narra la storia di Harvey Milk, un newyorkese omosessuale che all’età di 40 anni decise di trasferirsi a vivere a San Francisco con il suo giovane compagno. Fu proprio da lì, partendo dal quartiere di gay di Castro, che iniziò la sua lenta ma inesorabile ascesa verso il successo politico. A valle di questo impegno vi fu la presa di coscienza riguardo le discriminazioni subite dalla popolo GBLT (Gay, Bisexual, Lesbian, Transexual) da parte della società americana in generale ed in particolar modo dalle forze dell’ordine. Milk passerà alla storia per essere stato il primo omosessuale dichiarato ad ever ricoperto una carica nella pubblica amministrazione americana e anche perché, purtroppo, nel 1978, all’età di 48 anni, fu assassinato da un suo collega (Dan White), dopo poco essere assurto alla carica di consigliere comunale di San Francisco. Con lui perse la vita anche il sindaco George Moscone, il quale il giorno della strage, si riufiutò di integrare l’assasino, il dimissionario Dan White, nella carica di consigliere.
Sean Penn recita da Dio. Se non prende un Oscar in questa occasione, non so quando altro potrà aggiudicarselo. Il suo personaggio non è poi così effemminato, almeno non quando indossa giacca a cravatta, cioè quando inizia ad intraprendere la carriera politica.
James Franco è un figo pazzesco. Recita alla grande. E con i baffi mi fa molta simpatia. Ha una faccia così buffa che lo prenderesti a schiaffi.
Emile Hirsch è irriconoscibile. Sembra passato un secolo da quando l’ho visto interpretare il ragazzaccio di strada in “Alpha Dog”. Anche chi l’ha apprezzato in “Into The Wild” stenterà a credere che si tratti della stessa persona.
Diego Luna è forse il meno bravo. Troppo femminuccia il suo “Jack Lira”, nonostante – va detto – il suo era un ruolo da ragazzino fragile e frivolo.
Tanto di cappello invece a Josh Brolin. Più lo vedo recitare e più lo apprezzo. Qui si dà da fare nella parte del collega frustrato del protagonista, ossia il consigliere comunale che assassinerà Milk e il sindaco.
Buona interpretazione anche per Victor Garber nella parte del sindaco George Moscone.
Gus Van Sant mi ha stupito in positivo. Ho visto diversi film diretti da lui (“Good Will Hunting – Genio ribelle”, “Scoprendo Forrester”, “Da morire”) e credo che questo sia davvero il migliore, in assoluto.
Sito ufficiale. Il trailer ufficiale (in inglese).
La scheda di Wikipedia Italia, quella di MyMovies.it e quella di Cinematografo.it.