L’estate del mio primo bacio
di Carlo Virzì (Italia, 2005)
con Gabriella Belisario, Laura Morante,
Gigio Alberti, Andrea Renzi, Regina Orioli,
Neri Marcorè, Paola Tiziana Cruciani, Raffaella Lebboroni,
Jacopo Petrini, Daniela Carrozzi, Martina Taschetta
Le atmosfere sono un po’ quelle alla Tempo delle mele de noantri. Una specie di “Caterina va in città” al contrario in cui il focus in questo caso è spostato su di una ragazzina di estrazione sociale alto borghese, piuttosto che popolare. Volendo potrebbe rientrare in un ipotetico filone in cui sarebbe presente anche “Melissa P.”.
Di certo questo non è il miglior film di Paolo Virzì – anche perché è stato girato da Carlo Virzì.
Siamo nel 1987. L’azione si svolge all’Argentario, in una villa di campagna. Camilla, la protagonista, arriva in treno ad Orbetello, decisa che quella che sta per iniziare sarà l’estate in cui sperimenterà il fatidico ‘primo bacio’. Sfumato l’interesse verso un ragazzo più grande che non la guarda nemmeno, Camilla s’invaghisce presto di Adelmo, un diciassettenne del luogo incaricato di ripulire la piscina della villa. I due diventerano amici e trascorreranno insieme un sacco di tempo senza però arrivare mai al traguardo che la ragazza si era prefissata.
Sullo sfondo si dipanano altre tre piccole storie parallele: la governante, unica vera amica di Camilla, dopo essere stata una sincera confidente decide di sposarsi e andare via; la mamma di lei, una ricca signora frustrata e depressa, decide di scrivere un romanzo autobiografico, senza però esserne capace; il padre, invece, si attarda a raggiungere la propria famiglia in villa poiché preferisce trascorrere i weekend con la sua amante, la giovane Delfina.
Alla fine della storia, padre, madre e figlia, ripianati tutti i problemi e con il cuore in pace, ritornano sereni in città.
Ancora una volta Laura Morante si cala nei panni della donna isterica ed insicura. Viene da chiedersi come mai questo ruolo le riesca poi così bene.
Andrea Renzi con i baffi fa il suo bel figurone. Attore a mio avviso sottovalutato. Ricordo che mi fece una bella impressione già nel film “L’uomo in più” di Sorrentino.
Gabriella Belisario, l’attrice che interpreta la protagonista, non è male. Recita dignitosamente per essere una teenager. Con le altre ragazzine sulla scena riesce ad essere tanto spocchiosa ed antipatica da risultare davvero molto credibile.
Neri Marcoré fa un gran figurone – come al solito. Qui lo vediamo nel ruolo del giovane medico idealista di cui si innamora la mamma di Camilla, un tizio fragile e deciso allo stesso tempo che combatte una battaglia contro i tagli ai fondi per il suo ospedale decisi dall’amministrazione pubblica.
Anche Paola Tiziana Cruciani è adeguatissima per la sua parte, ossia per quella della mamma di Adelmo, una signora umile ma sincera che si preoccupa della brutta impressione che la sua casa e i suoi famigliari possano fare sulla piccola Camilla.
Regina Orioli ha una parte molto piccola: intepreta la giovane amante del padre di Camilla, una tipetta alquanto stronza che quasi gode nel mettere in imbarazzo il suo amante e che si rifugia nelle braccia di un altro uomo non appena viene scaricata dal suo compagno.
Nota: la pellicola è stata sceneggiata da Paolo e Carlo Virzì, Francesco Bruni e Teresa Ciabatti, traendo proprio ispirazione dal romanzo di quest’ultima dal titolo “Adelmo torna da me”.
Note musicali: la colonna sonora è scontata, ruffiana e in alcuni casi sbagliata. Sui titoli di coda ad esempio c’è “Lullaby” dei Cure che però è stata pubblicata nel 1989.
La scheda di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.
Non è di Paolo Virzì il film. -.-
@roberto: Ukra! Grazie della segnalazione. Non mi ero accorto. :-P
Correggo subito.