A casa con i suoi
(Failure to Launch)
di Tom Dey (Usa, 2005)
con Matthew McConaughey, Sarah Jessica Parker,
Kathy Bates, Zooey Deschanel, Bradley Cooper,
Terry Bradshaw, Justin Bartha, Summer Lee, Greg Cool
Ancora un’altra commedia sentimentale americana fatta con lo stampino. Tutto già visto e sentito più di mille volte. Appena il film inizia sai già come andrà a finire. Che palle!
Tripp, un ragazzone biondo di 35 anni, vive ancora a casa con i suoi. Ha difficoltà a tenere in piedi una relazione, è uno che scappa non appena si accorge che la sua vita da scapolone è seriamente in pericolo. Quando nella sua testa scatta il campanello d’allarme ecco che Tripp si porta la donna a casa in modo da far scattare un certo automatismo. Non appena lei scopre che lui abita ancora con i genitori non può fare altro che scappare via a gambe levate.
Un giorno, stufi di tenersi in casa questo essere mezzo playboy e mezzo Peter Pan, i genitori di Tripp decidono di assoldare una donna, una specie di professionista dell’innamoramento e delle relazioni familiari, tale Paula, una tipa in grado di fare affezionare il ragazzo, di farlo maturare e di convicerlo ad andare finalmente a vivere da solo. Le cose sembrano andare lisce finché non succede che la professionalissima Paula finisce per innamorarsi del suo cliente (chiamiamolo così) e che quasi contemporaneamente questi scopre, attraverso la soffiata dei suoi amici, il bluff sentimentale architettato alle sue spalle.
Ovviamente, dopo un brevissimo periodo di broncio, Tripp perdona tutto e tutti così da far scattare il solito tranquillo e rassicurante ‘happy ending’.
Lo dico subito, siamo chiari: a me questa coppia di protagonisti sta antipatica. Sia lui che lei. MccConaughey è un bambolone imbambolato, un ragazzone americano da copertina, tutto fisico e niente cervello. Annoverarlo tra gli attori significa fargli un grossissimo complimento.
Sarah Jessica Parker sarà anche brava a tenere la scena, ma io davvero non capisco da dove le derivi tutto questo successo e credibilità. Tutto merito della serie tv “Sex & The City”? E pensare che alcuni la ritengono anche una donna fascinosa! Dico: ma l’avete vista? Altra domanda: come mai interpreta sempre personaggi la cui età anagrafica è inferiore a quella reale dell’attrice? A me non sembra poi così giovane. Non ha proprio l’aspetto della fanciullina.
Non credo che Kathy Bates abbia avuto qualche altra grande opportunità dopo il film “Misery non deve morire”. Peccato! Non è affatto male come attrice. Spiace che ormai le propongano solo parti di secondo piano in film di second’ordine come questo.
Il personaggio più simpatico è senza dubbio quello di Kit, l’amica di Paula, interpretato brillantemente da Zooey Deschanel. Carina e peperina allo stesso tempo. Ho visto in giro alcune sue foto da bionda, ma non rendono abbastanza. Qui mora, con la frangettona che le arriva fin sugli occhi, è molto più che tenera. Strappabaci, direi!
Molto simpatico anche Terry Bradshaw nelle bizzarre vesti del papà di Tripp, un uomo sulla sessantina che non vede l’ora di far sloggiare il suo figliolo dal primo piano per potersene andare in giro nudo per casa.
Gli amici del cuore di Tripp sono interpretati da Bradley Cooper e Justin Bartha: attori e personaggi che si dimenticheranno presto.
Consiglio dato con il cuore: non vedete questo film. E’ davvero tempo perso.
Nota: il regista Tom Dey è lo stesso della commedia “Showtime” con Bob De Niro e Eddie Murphy.
La scheda di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.