L’amore non va in vacanza
(The Holiday)
di Nancy Meyers (Usa, 2006)
con Cameron Diaz, Kate Winslet,
Jude Law, Jack Black, Edward Burns,
Rufus Sewell, Eli Wallach, Miffy Englefield,
Shannyn Sossamon, Shelley Berman, Bill Macy,
Sarah Parish, Emma Pritchard, Kathryn Hahn
Un’altra bella commedia romantica – ma molto romantica, sfornata sotto le festività natalizie e ambientata proprio durante le festività natalizie. Toh! Tu guarda il caso alle volte!
Avete mai sentito parlare dello scambio di case? Beh qui si tratta di questo: due trentenni, Amanda e Iris, decidono di andare in vacanza durante il periodo natalizio. Grazie alla Rete entrano in contatto e optano per un paritario scambio di abitazione. La prima è una bionda in carriera: una imprenditrice di Los Angeles che si occupa di montare i trailer dei film in uscita. Parte perché ha appena mollato il suo ragazzo, dopo aver scoperto di essere stata tradita. L’altra è una giornalista inglese che lavora per il Telegraph. Da tre anni è innamorata di un suo collega che è allo stesso tempo, il suo ex e il suo migliore amico, ma che ha anche una fidanzata. Parte quando scopre che questo baldo giovine sta per sposarsi. Per farla breve, ognuna di esse troverà l’amore nella località di villeggiatura. Amanda incontrerà per caso Graham, il fratello di Iris, e farà sesso con lui. Poi pian piano inzierà a perdere la testa per lui, soprattutto quando scoprirà che si tratta di un interessante editor vedovo e con due simpatiche bambine a carico. Iris invece nella Città degli Angeli incontrerà Miles, un compositore di musiche per film – collega di Amanda – che la aiuterà a passare giorni meno tristi. I due scopriranno l’amore guardando insieme vecchi film.
Nonostante il tradizionale happy ending, mi sento di sconsigliare questa pellicola a: depressi, sconsolati, abbandonati, nostalgici, single cronici, ecc.
Cameron Diaz la troviamo ancora una volta nei panni della bella e giovane donna carriera molto precisina. Dubbio: che sia così anche nella vita reale? O è un’attrice formidabile?
A Kate Winslet doppio plauso. Il primo per la recitazione; il secondo perché ha saputo reggere un ruolo che poteva facilmente scadere in qualcosa di secondo piano. Insomma: tra lei e la Diaz è lei quella che doveva risultare meno brillante, meno fascinosa, più piagnona, più sfigatella. Invece ne viene fuori alla grande, sfoderando una sobria ma efficace eleganza sul finale, durante la scena di commemorazione dello sceneggiatore da parte della WGA (Writers Guild of America).
Mi stupisce che l’aura di sciupafemmine di Jude Law si riduca un po’ – ma solo un po’ – in questa pellicola. Per un piacione come lui sarà stato rischioso apparire nelle vesti di un papà vedovo. O forse no? Aspettate: vale forse ancora quella regola infida per cui un uomo giovane con piccola prole propria risulta ancora più appetibile agli occhi di una donna di quanto non lo sia uno scapolone?
Jack Black colleziona l’ennesimo ruolo simpatico. Molto meno sopra le righe del solito ma davvero riuscito. Bravo!
Brave anche Miffy Englefield e Emma Pritchard, le due piccine nel ruolo delle figlie di Graham. Recitano già molto bene, nonostante la giovanissima età riuscendo a suscitare molta tenerezza nello spettatore.
Eli Wallach più invecchia più risulta simpatico. Qui interpreta l’anziano sceneggiatore a cui Iris tiene compagnia.
Ad Edward Burns continuano ad offrire ruoli da cazzone. Beh, se lo merita, con la faccia che si ritrova! Strano che continui ad accettare e non si offenda. Delle due l’una: o è dotato di grande senso di autoironia o, non essendo dotato del senso della realtà, attende di diventare l’attore più simpatico del pianeta.
La mente di questo progetto è Nancy Meyers, ossia la stessa regista delle commedie “What Women Want” e “Tutto può succedere”. Qui, oltre a dirigere, produce e scrive soggetto e sceneggiatura.
Nota tecnico-narrativa: felice la scelta di rappresentare i frustrati pensieri di Amanda come se fossero quei trailer che lei stessa monta per lavoro.
La scheda di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.
Quando ho visto il titolo ho tremato. Cate mia l’hai salvata dal diluvio. Meno male. avevo immaginato “Film godibile, se non fosse per quella vacca della Winslet”.
Kate Winslet di certo non è l’attrice più magra dell’universo. Ma non bisogna valutarla per questo. E’ un’attrice bravissima, seppure non la mia preferita. ;)
e chi è la tua preferita?
Ci dovrei pensare un po’ su. Ma io potrei anche dire subito, su due piedi, Charlize Theron. :)