Wanted (poster)

Wanted – Scegli il tuo destino
(Wanted)

di Timur Bekmambetov (Usa, 2008)
con James McAvoy, Angelina Jolie, Morgan Freeman,
Common, Lorna Scott, Terrence Stamp, Thomas Kretschmann,
Kristen Hager, Marc Warren, David O’Hara, Dato Bakhtadze,
Chriss Pratt, Konstantin Khabensky

Film già visto, sotto molti punti di vista. Basteranno pochi minuti per accorgersi che questo action movie vuole essere in tutto e per tutto una pellicola come “Matrix” dei fratelli Wachowski. Il tentativo d’imitazione è lampante. Il protagonista si chiama Wesley: un impegatuccio sfigato, pieno di complessi e schiavo della sua vita triste e routinaria. È un prescelto ma non sa di esserlo. Almeno finché una gang che va in giro ad ammazzare gente non si preoccupa di farglielo sapere. Lo mette al corrente del suo status di super-uomo destinato a salvare il mondo (diciamo così) da un tizio che è uscito dal gruppo, un traditore che cerca di fare terra bruciata intorno a sè. In altre parole una specie di eletto, l’unico in grado di sconfiggere il tipico angelo buono caduto dal cielo perché diventato cattivo. Di Matrix ci sono gli effetti speciali. Sapete, no? Tutte quelle pallottole sparate con la visione in prospettiva, l’effetto congelamento, le immagini che sembrano deformarsi sotto forma di onda, uomini e donne che si piegano come fossero pupazzi di gomma con l’anima in ferro filato, ecc. Questa volta ci hanno infilato anche le pallottole che possono essere sparate con una balistica tutta speciale. Traiettorie a curvatura che non seguono cioè alcuna legge della fisica.
A condire il tutto c’è anche una spruzzata di pulp (malavitosi professionisti, cazzotti che si sprecano, sangue a fiumi, ecc.), un po’ di arti marziali (nella banda c’è anche un esperto di armi, uno che purifica anima e corpo con bagni di cera e un altro definito ‘il ripatarore’), una palese citazione di Star Wars (il figlio che combatte il padre e lo uccide senza saperlo), un tocco di stronzate medievalistiche alla “Il Codice Da Vinci” – vedi la confraternita di frati specializzati in filati.
Un codice da decifrare – anche questo identico a Matrix – che però, anziché leggersi nelle linee di programmazione dei computer, si interpreta osservando alla lente d’ingrandimento il tessuto filato da una antico e complesso telaio di nome “Il fato”. Non so se fa più ridere scriverlo o vederlo. Ero curioso. Sono andato a vederlo in un cinema. Pagando anche un biglietto. 5 Euro. Quasi quasi me ne pento.
Ad ogni modo James McAvoy come sfigato funziona. Tieniamolo presente per i prossimi film in cui serve un fessacchiotto rossiccio e con le lentiggini. In Inghilerra è ormai un divo in ascesa, un brillante astro. Questa pellicola per lui rappresenta un po’ l’ingresso nel salotto buono del cinema (vedi le cosiddette major Hollywoodiane).
Angelina Jolie inzia a piacermi. Sarà la maternità? No. E’ che qui, nonostante tutto, nonostante l’estrema magrezza che mette quasi brividi, nonostante i mille invasivi tatuaggi, risulta affascinante. I panni della spietata killer Fox le stanno a pennello. Miracoli del trucco. Non solo. Ci sono sempre quelle labbra, un sorriso sornione, due occhioni che stendono e le extentions castano chiaro (credo).
Morgan Freeman è il cattivone. Il grande vecchio buono e saggio a capo della banda che verso la fine si dimostra un ‘figlio di ‘ndrocchia’. Non funziona. Questo è l’autista negro di “A spasso con Daisy”, ragazzi. Ce lo siamo dimenticati?
Terrence Stamp dovrebbe essere una specie di monaco saggio in grado di leggere il codice. Uno che fa anche il mercenario, produce proiettili speciali, ecc. Non so perché, però, a me dà sempre l’idea di essere ‘l’uomo di ghiaccio’. Anche se più invecchia e più questa sua caratteristica si addolcisce, per così dire.
Common è un grande. Mi piace un casino. Quest’uomo ha fascino da vendere. È anche un magnifico rapper/musicista. Cosa si vuole di più dalla vita? In questa pellicola però ha decisamente un ruolo di secondo piano. Alla fine del film lo spettatore non sa nemmeno come si chiama il suo personaggio, né precisamente che ruolo abbia. Forse istruttore di tiro al bersaglio?
Thomas Kretschmann dovrebbe essere l’antagonista, il superkiller infallibile. Mah!
Kristen Hager fa la fidanzatina bionda, zoccola, stupida e sguaiata.

Mentre Chris Pratt ha il ruolo del collega d’ufficio del protagonista: un babbeo doppiogiochista che si spaccia per migliore amico e che allo stesso tempo si scopa la fidanzata di Wesley. Forse il volto più simpatico e divertente di tutta la pellicola.
Nota importante da non trascurare: “Wanted” è tratto dalla omonima graphic novel scritta da Mark Millar e disegnata da Jeffrey G. Jones.
Nella frase della killer Fox «Ucciderne uno, per  salvarne mille» io ci ho visto anche un sostanzioso tocco di filosofia fascista.

La scheda di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.