La donna della domenica (poster)

La donna della domenica

di Luigi Comencini (Italia, 1975)

con Marcello Mastroianni, Jacqueline Bisset,
Pino Caruso, Jean-Louis Trintignant, Claudio Gora,
Aldo Reggiani, Gigi Ballista, Tina Lattanzi,
Massimo Giuliani, Antonino Faà Di Bruno,
Ennio Antonelli, Omero Antonutti, Clara Bindi,
Renato Cecilia, Lina Volonghi, Giuseppe Anatrelli,
Gil Cagné, Mauro Vestri, Antonio Orlando, Franco Nebbia

Giallo a tinte leggere o commedia a sfondo giallo. Non cambia molto.
Pellicola tratta dal romanzo omonimo di Carlo Fruttero e Franco Lucentini e diretta da Luigi Comencini. Senza grande successo, a dire la verità.
La storia è interessante, ben articolata. L’intreccio c’è ma il dinamismo manca. Nonostante il cast sia quello delle grandi produzioni, il film non affascina più di tanto: le indagini procedono senza ritmo, alla soluzione si arriva quasi per caso – non si capisce infatti come abbia fatto l’investigatore ad individuare l’assassino.
Un vecchio architetto con il pallino del sesso, una specie di voyeur che adora imbucarsi alle feste della Torino bene, viene trovato morto in casa sua, ucciso a colpi di fallo di creta sulla testa. In un primo momento i maggiori indiziati sono la moglie di un ricco industriale della zona e il suo amico gay, ossia il figlio di un altro ricco industriale. Ben presto però, i due commissari che indagano sul caso – il romano Santamaria e il siciliano De Palma – si rendono conto che l’anziano signore era odiato da molta gente in città.
Marcello Mastroianni come commissario di polizia rende. Lo abbiamo già visto nello stesso ruolo in “Doppio delitto”.
A Pino Caruso, invece, viene riservato un ruolo piccolo. Quasi irrilevante.
Jean-Louis Tritignant è particolarmente indicato in ruoli come questi, ossia in quelli in cui fa il giovane di bell’aspetto. Qui incarna anche un gay (per nulla effeminato) ma ai più darà l’effetto di averlo già visto recitare una parte simile a quella arci nota de “Il sorpasso”.
Jacqueline Bisset è bellissima – superfluo perfino dirlo. Come signora snob e annoiatata moglie di un ricco industriale settentrionale, rende molto bene.
Il ruolo del questore ruffiano che non vuole scandali nella sua città è affidato al meridionalissimo Giuseppe Anatrelli. Avete presente Calboni, il collega baffuto di Fantozzi? Beh, lui!
Altri due attori che meritano citazione sono Claudio Gora (speso nelle commedia italiane con parti da uomo ricco, colto e raffinato) qui nel ruolo dell’architetto guardone, vittima dell’omicidio e Gigi Ballista (uno dei più noti ‘cummenda’ della commedia italiana) nella parte di Vollero, il blasonato critico d’arte che acquista le opere d’arte al mercatino d’antiquariato.
Qui la scena più divertente del film – a mio avviso.

La scheda di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.