Liberate i pesci
di Cristina Comencini (Italia, 2000)
con Emilio Solfrizzi, Laura Morante,
Michele Placido, Francesco Paolantoni,
Lunetta Savino, Marco Morandi, Eleonora Sergio,
Sud Sound System, Francesco Pannofino,
Joanna Chatton, Michele De Virgilio,
Sacha Caretto, Marco Beretta
Simpatica commedia italiana che è sempre un piacere rivedere. Cast di tutto rispetto.
A Lecce Michele Verrio, un boss malavitoso (interpretato a meraviglia da Michele Placido), per darsi un tono da mecenate ma soprattutto per nascondere un traffico di droga con due gemelli siamesi siciliani, organizza uno spettacolo di musica lirica: l’Aida. Nella vicenda rimangono coinvolti la sua amante Lunetta (Lunetta Savino), il proprietario di un autosalone in bolletta, Emilio (Emilio Solfrizzi) e sua moglie Mara (Laura Morante), l’ex marito di quest’ultima, ossia il giornalista Sergio (Francesco Paolantoni), e due ragazzi: il figlio del boss e la figlia di Emilio e Mara. I ragazzi casualmente si sono conosciuti durante un viaggio studio negli Stati Uniti, si sono innamorati e adesso aspettano un bambino. Inutile aggiungere che le due famiglie si odiano.
Una discussione con suo figlio causa un attacco di cuore a Michele, che però non molla e ordina di organizzare la festa di matrimonio dei ragazzi nella sua villa, proprio durante le sue ultime ore di vita. Sul letto di morte, quasi privo di forse, il boss fa un discorso alle due famiglie riunite. Affida un bel gruzzolo ai due papà della sposa (Emilio e Sergio) e chiede loro di prendersi cura del futuro dei ragazzi. Quello che però nessuno ha messo in conto è l’improvvisa riabilitazione del quasi-defunto.
Note varie: molti dei personaggi portano il nome di battesimo dell’attore che li interpreta.
Lunetta Savino in questo ruolo da sfogo di tutta la sua potenza canora.
Michele Placido ha origini foggiane ma non sfigura tanto come leccese. Anzi: il boss ignorante e strafottente è proprio un personaggio nelle sue corde.
Paolantoni nelle vesti del giornalista acculturato, invece, non mi è sembrato credibilissimo.
Anche Emilio Solfrizzi è pugliese ma ha origini baresi. Per questa pellicola è stato candidato ai ‘Nastri d’argento’ come miglior attore non protagonista.
Laura Morante a volte riesce a farsi apprezzare più per le commedie che per i film drammatici.
Francesco Pannofino, nonostante siano passati solo 8 anni dalla realizzazione di questa pellicola, sembra molto più giovane di adesso. Qui ha un ruolo piccolo piccolo come scagnozzo stupido del boss.
Marco Morandi, il figlio del più noto Gianni, è quasi ininfluente ai fini della storia. Recita poco, recita male.
Film divertente che consiglio a tutti: un bel modo per trascorrere una seconda serata televisiva d’estate.
La scheda di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.