Romance & Cigarettes
di John Turturro (USA, 2006)
con James Gandolfini, Susan Sarandon,
Kate Winslet, Mary-Louise Parker, Mandy Moore,
Steve Buscemi, Bobby Cannavale, Aida Turturro,
Christopher Walken, Eddie Izzard, Elaine Stritch,
June Stein, P. J. Brown, David Thornton, Diego Turturro
Si, vabbè. D’accordo: è un musical. Ma è anche una commedia divertentissima. A me è piaciuta un sacco. Sopratutto per i dialoghi e le situazioni al limite del surreale. Vedi ad esempio la stralunatata caratterizzazione del Cugino Bo fatta da un magnifico Christopher Walken.
La storia è quella di Nick Murder, un carpentiere sulla cinquantina che perde la testa per le donne con i capelli rossi. Sua moglie Kitty trova una poesia focosa su di un bigliettino e capisce che ha un’amante. Qui inizia il dramma di lui. Viene praticamente esiliato in casa. Sua moglie non lo caccia via ma gli inizia a fare la guerra. Anche le sue tre figlie gli si rivoltano contro, prendendo le parti della disonorata madre. La quale, aiutata dal Cugino Bo, si mette anche a dare la caccia a Tula, la donnaccia che gli ha portato via l’uomo. Donnaccia peraltro magistralmente interpretata da una sexy (e ringiovanita Kate Winslet). Nick arriverà a perdere la testa per la sua nuova amante a tal punto da farsi circoncidere. La situazione precipiterà poi quando Tula inizierà a pretendere da Nick una razionalizzazione della loro relazione, Kitty riuscirà a scovarla e a darle una sonora lezione, e Nick invece avrà una specie di infarto/blocco gastrico a causa di una mega indigestione. La convalescenza farà riflettere Nick che deciderà quindi di dare il benservito alla giovane donna e cercare di farsi perdonare da sua moglie. Tra i due tornerà la pace a causa di una lite tra vicini in cui Kitty tirerà fuori le unghie per prendere le difese di suo marito.
Ecco: se la prima parte ha a che fare – diciamo – con il ‘romance’, ossia la storia d’amore, la seconda è invece incentrata sulle sigarette. Ma non vi dico altro per non svelarvi il drammatico finale.
Ciò che aggiungo invece è un sonoro applauso per la recitazione di tutti.
James Gandolfini è nella parte. Totalmente identificato con Nick, il carpentiere panzone schiavo della sua libido verso le donne rosse e passionali. Qui lo dico e lo sottolineo: quest’attore merita di più. Molto di più. A me è piaciuto subito, sin dalla prima puntata de “I Soprano”.
Kate Winslet a me sembra più giovane di quanti anni abbia. Sarà merito della parrucca rossa, sarà merito degli abiti succinti, del suo lessico sguaiato o degli atteggiamenti super-lascivi, fatto sta che mi è piaciuta. Più che credibile come commessa ninfomane di un negozio di abbigliamento intimo sexy.
Susan Sarandon avrà la sua età ma in quanto a fascino non sfigura tra tutte queste bellezze.
Anche Mary-Louise Parker sembra più giovane. Infatti la truccano come una ventenne. Quasi come una teenager. Le infilano persino un leccalecca in bocca. Pensa te! In poche parole: bona. Mandy Moore invece è dolcissima. E molto bella. Non immagginavo potesse rendere così tanto sul grande schermo. Che sia forse il cinema la sua strada? Consigliati meno brani e più film.
Aida Turturro (cugina del regista, nonché co-star di Gandolfini ne “I Soprano”) fa la pazza… ma lo fa con una semplicità naive davvero deliziosa. Infatti conquista grandi sorrisi.
Persino Steve Buscemi, calato in un ruolo minore come quello di Angelo, il carpentiere collega di Nick, riesce ad essere splendidamente esilarante.
Dunque ripeto: cast stellare.
E poi anche la selezione di brani non è mica da ridere. Tra le tante ci sono anche: “It’s a Man’s Man’s Man’s World” di James Brown, “Piece of My Heart” di Erma Franklin (anche nelle versioni di Dusty Springfield e Janis Joplin), “Delilah” di Tom Jones, “El Cuarto De Tula” dei Buena Vista Social Club e “Quando m’innamoro” di Anna Identici.
Soggetto, sceneggiatura e regia sono di John Turturro. Una garanzia! A cui poi si deve aggiungere anche la produzione di quei due geni assoluti che sono i fratelli Coen.
Da vedere assolutamente, insomma. Al massimo tenete lontani i bambini, se proprio non volete insegnare loro un bel lessico colorito!
La scheda di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.