Un paese veramente moderno non può prescindere assolutamente da dotare la propria popolazione, l’amministrazione e le aziende di una rete di collegamento a Internet. Un tempo era necessaria ed indispensabile una rete telefonica efficiente e capillare. Oggi non basta. Serve una connessione ad Internet a banda larga. A tutti i costi.
A mio modesto parere, investire nella tecnologia DSL (che sia simmetrica o assimetrica, di prima o seconda generazione) non è sufficiente. Anzi, in un certo senso sbagliato. Sono soldi sprecati. Quello è un investimento che può interessare solo le aziende private, le società che forniscono connessione, interessate a sfruttare a pieno ogni singolo step nell’allargamento della banda da mettere a disposizione dei propri clienti. Ad uno stato no: non deve interessare.
Una soluzione più sensata e – alla lunga – più economica c’è. Si chiama fibra ottica. E’ una tecnologia già esistente. Non è da sperimentare. Esiste anche da un bel po’ di anni.
Ad esempio: non vorrei dire una scemenza ma credo che in Italia, all’inizio degli anni ’90, quando ancora era un’azienda di stato, Telecom Italia iniziò a cablare le città più grandi e popolose. Poi si fermò. In seguito parte della cablatura credo sia stata ceduta anche a terzi (Fastweb)… ma non allontaniamoci dall’argomento principale. Perché investire sulla posa di connessioni in fibra ottica?
Io credo che debba essere lo stato ad investire. E’ la comunità intera che deve farsi carico della rete di comunicazione, così come è stato per l’acqua, l’energia elettrica, il gas e la stessa telefonia fissa. Spendere tutti per usufruirne tutti a condizioni paritarie.
L’investimento migliore – ripeto – è la posa della fibra ottica. Perché? Ce lo spiega David Isenberg in questo articoletto. Avrei voluto scriverlo io da tempo ma non mi sono mai venute le parole, inoltre, non avevo dati tecnici per argomentare il mio punto di vista. Adesso sì. Adesso posso. Ecco qui:
«Questo cavo ha 864 fibre (mostra un cavo in fibra ottica).
Ogni fibra porta 160 differenti lunghezze d’onda, e ogni lunghezza d’onda può portare 10 Gigabit. Questa tecnologia è sul mercato da almeno cinque anni. Questo segnale da 1,6 Terabit può viaggiare da Washington a Chicago senza bisogno di rigenerazione attiva.
Quant’è grande un gigabit? Un gigabit può trasportare l’intero carico di telefonia convenzionale di una città di 100.000 abitanti. Quindi se una fibra porta 1.600 Gbits, o 160 milioni di persone, due o tre fibre potrebbero trasportare la telefonia convenzionale di tutti gli Stati Uniti.
Ecco un altro modo di guardare a questo cavo. Se tutti gli abitanti della terra fossero tutti contemporaneamente al telefono, generando 64 kbps, e se tutte le conversazioni passassero per questo cavo, ci sarebbero ancora 100 fibre non utilizzate.
Immagina ore che questo cavo passi per la tua via. Immagina che ogni casa abbia due o tre fibre, portando in ogni abitazione più banda di una intera compagnia telefonica.
In altre parole, il problema è inquadrato in maniera totalmente sbagliata. Comcast e Verizon, e perfino i proponenti della Net Neutrality, parlano di come gestire la scarsità. Dovremmo invece parlare di come ottenere l’abbondanza».
Fonte: IsenBlog via Gaspar Torriero.
Che io sappia il vero futuro di internet sarà via etere (Wi Max ..). La fibra ottica è molto costosa da istallare !
A mio modo di vedere la fibra sarà anche il sistema con l’installazione più costosa ma è un costo che va sostenuto e che, alla lunga, si rivela il più conveniente in termini di efficienza.