Ogni volta che te ne vai
di Davide Cocchi (Italia, 2004)
con Fabio De Luigi, Cecilia Dazzi,
Rolando Ravello, Giorgio Colangeli,
Bruno Corazzari, Franco Mescolini,
Raoul Casadei, Giampiero Bartolini
Questa simpatica commedia è un inno al liscio, alle balere e alla Romagna più in generale. Si tratta della storia di un gruppo di liscio chiamato, per l’appunto, ‘I califfi del liscio’ e di come tenti di vincere il premio istiuito annualmente dal concorso Casaday Day. In realtà quello del gruppo è un po’ un pretesto. Il centro della storia è il rapporto travagliato tra Orfeo (De Luigi) e Pamela (Dazzi), i due cantanti dell’orchestrina. Lui è un peter pan estremamente buono e continuamente indeciso, lei può essere definita invece come una furia travolgente di simpatia, un’anima in fuga perenne da tutto e tutti. Si amano sin da bambini, si prendono e si lasciano. Lei fugge e lui soffre. Poi lei torna ma le cose non ormai non funzionano più, anche se si vede lontano un miglio che si amano molto. Nel frattempo il batterista Scintilla (Ravello) viene rifiutato dalla sua storica fidanzata – che si fa suora – e esce fuori di senno. Il padre del protagonista, dopo aver commerciato sanitari per anni, decide di vendere tutto e comprare il locale della balera cittadina e di investire sull’orchestrina di liscio in cui canta suo figlio.
Forse il personaggio più simpatico del film, escludendo i due protagonisti, è Zio Sorriso, il fisarmonicista del gruppo che poi non è altro che lo zio barbiere di Orfeo.
Buona la prova di De Luigi, il quale ha anche partecipato alla sceneggiatura del film e soprattutto dato origine all’idea di quest’opera. A dirla tutta, però, non dà il massimo; il suo miglior ruolo al cinema credo che rimanga quello del picchiatello in “Asini” di Grimaldi.
Cecilia Dazzi o la si ama o la si odia. Io la amo. Non è una strafiga ma è un sacco bella. Di un bello semplice che difficilmente lascia indifferenti. Ha un sorriso che fa molta tenerezza. Merita decisamente più notorietà di quanta ne possiede adesso.
Ravello: dopo averlo visto in tv nei panni di Pantani e al cinema in quelli del serial killer di “Almost Blue”, ti viene difficile trovarlo adatto come batterista di orchestrina folk. Mah!
Seriosissimo Bruno Corazzari. Volto interessante, già adocchiato nel ruolo dell’artista/falsario per il film “Piedipiatti” con Montesano e Pozzetto.
Nota: il film è prodotto dalla Fandango di Domenico Procacci e dalla Medusa.
La scheda di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.
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