Piano solo (poster)

Piano, solo

di Riccardo Milani (Italia, 2007)
con Kim Rossi Stewart, Jasmine Trinca,
Michele Placido, Paola Cortellesi, Corso Salani,
Mariella Valentini, Sandra Ceccarelli, Claudio Gioè,
Roberto De Francesco, Konrad Podolny, Alba Rohrwecher,
Maurizio Urbani, Alan King, Kristy McGovern, Beatrice Maione

Intenso. Dovendo scegliere un aggettivo che descriva e sintetizzi questa pellicola è per questo che opterei: intenso. Sì, è vero: i film sono fatti di pieni e di vuoti, di parole e di silenzi, solo che dovrebbero alternarsi, gli uni non dovrebbero prendere il sopravvento sugli altri. Invece qui siamo in presenza di un ritmo molto lento che credo stanchi un certo tipo di spettatore. Ed è un peccato perché la storia è molto bella (la vita del musicista Luca Flores) e magistralmente recitata da Kim Rossi Stuart.
SPOILER. Luca Flores, un bambino solare, assiste alla morte di sua madre, avvenuta a causa di un drammatico incidente automobilistico. A seguito di questa tragedia si chiude in sè. Crescendo poi, dedica il suo tempo libero al pianoforte. Diventa bravissimo, consegue il diploma di conservatorio e subito dopo scopre il jazz. Due musicisti infatti si fanno avanti e gli propongono di formare un trio. Il successo gli si spalanca subito grazie alla sua eccellente bravura. Dai piccoli club, infatti, passa in poco tempo a tournè nazionali ed internazionali. Raggiunge persino grande traguardo: suonare nel tour eurpeo di Chet Baker. Nel frattempo conosce Cinzia, una ragazza motlo semplice e se ne innammora. Tuttavia l’apparentemente felice vita sentimentale – e professionale – non riescono a distrarlo dai suoi brutti ricordi. la nostalgia dell’affetto di sua madre lo prende a tal punto da risultare eccessivamente schivo ed asociale. Più si chiude più si allontana dagli altri. Finirà con l’impazzire.
Jasmine Trinca non mi piace (non mi è mai piaciuta) né come donna né come attrice. Ci sono anche un paio di scene in cui la si vede nuda. Ho dovuto coprirmi gli occhi – ma non era imbarazzo. Però devo ammettere che prenderla per il ruolo della giovane cameriera – tanto sempliciotta, quanto odiosa – è stata una buona idea.
Buona anche la scelta di prendere il piccolo Konrad nei panni del giovane Luca. Sembra davvero un Kim Rossi Stuart in miniatura.
Michele Placido continua a non sbagliare film e ruoli. Qui è molto credibile nel ruolo del padre poco presente in famiglia. Un patriarca dall’aspetto bonario ma che non conosce i suoi figli, avendo girato molto il mondo ed essendo stato per cui sempre molto lontano da casa.
Paola Cortellesi è bravissima. Meritava di più. Più scene, più dialoghi, più spazio. Qui interpreta molto bene una delle sorelle del protagonista, la più giovane, quella che gli sta più vicino nei momenti di maggior sofferenza.
Di Mariella Valentini che posso dire? Questa è una delle prime volte che non la trovo in un ruolo da sgallettata o da pseudo-vamp. Buon per lei. Tra l’altro vedo che riesce molto bene anche in ruoli drammatici.
Viceversa di Sandra Ceccarelli mi piacerebbe vedere un ruolo brillante un giorno di questi. Si cala sempre in ruoli ultra-drammatici. Non ne rimmarrà schiava?
Claudio Gioè parte con una performance incerta ma sul finale riesce a costruire una scena molto molto intensa. Si assiste a qualcosa di davvero forte che riesce a trasmettere grandi sensazioni. Roba da lacrime agli occhi.
La colonna sonora è tutta da ascoltare: jazz energico a gogo, alternato a struggenti melodie che si impastano bene con il dramma narrato dalle immagini che corrono sullo schermo. Alcuni dei pezzi utilizzati furono composti dallo stesso Flores.
Non mi è mai successo che ad un’anteprima mi regalassero un libro. Questa volta era il romanzo di Walter Veltroni, Il disco del mondo – Vita breve di Luca Flores. Quanto sono vicine le primarie del Partito Democratico?
Questo film – prodotto da Rai Cinema, Palomar e Hugo Films – arriverà nei cinema venerdì prossimo, 21 settembre, distribuito dalla 01 Distribution.

Qui il trailer.
La scheda di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.
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