Le regole del gioco

Le regole del gioco
(Lucky You)

di Curtis Hanson (Usa, 2007)
con
Eric Bana, Drew Barrymore, Robert Duvall,
Debra Messing, Jean Smart, Horatio Sanz, Joey Kern,
Charles Martin, Delaine Yates, Robert Downey Jr.,
Phyllis Somerville, Saverio Guerra e Dannny Hoch
.

Pellicola senza infamia e senza lode. La storia di un giovane trentenne che gioca a poker per vivere. Un uomo in costante competizione con suo padre, due volte campione del mondo dello stesso gioco. Un vizio che lo attanaglia e che lo porta a restare più volte sul lastrico cioè ad indebitarsi fino a perdere anche la casa. L’occasione di una vita – vincere l’imbattuto padre – si presenta con le finali delle World Series di Las Vegas. Parallelamente si sviluppa una tormentata relazione sentimentale con una giovane arrivata dalla provincia per intraprendere la carriera di cantante.  Eric Bana continua ad avere una faccia pressoché monoespressiva. Ancora non mi convince. Voto 6. Drew Barrymore è brava e carina. Fortunatamente non fa la bellona. Inizio perciò a credere che riesca meglio in parti più semplici come questa, piuttosto che in pellicole superglam come Charlie’s Angels. Voto 8. Robert Duvall non è valutabile. Mostro da macchina da presa. Le sue espressioni plastiche, quei mezzi sorrisi a bocca chiusa, il modo in cui allarga le braccia, sono ormai diventati un tratto distintivo. La sua presenza potrebbe valere da sola il prezzo del biglietto. Immarcescibile. Molto simpatico il piccolo cammeo di Robert Downey Jr. Qui lo vediamo nella parte dell’amico del protagonista. Un tizio che è appena stato abbandonato da sua moglie, che rifiuta un prestito al suo amico – nonostante si trovi sul lastrico – ma che continua imperterrito nel suo lavoro: fingersi consulente telefonico in diverse materie come psicologia, giurisprudenza, economia, ecc. Il modo in cui passa da una conversazione all’altra, da un tono all’altro è davvero spettacolare. I giovani attori dovrebbero prenderlo come esempio. E’ presente in ogni pellicola! Questo che sta vivendo è davvero il suo momento. Peccato che Jean Smart faccia solo un paio di scene peraltro senza aprire granché la bocca. Questa donna continua ad emanare fascino pur avendo 56 anni suonati. Poche battute anche per la brillante Debra Messing. A me piace un sacco nel telefilm Will & Grace. Credo che al cinema meriti più spazio. Potrebbe diventare in pochissimo tempo un pezzo da 90. La stoffa ce l’ha e l’ha dimostrato in diverse occasioni. Un buon motivo – forse l’unico – per andare a vedere questa pellicola è l’essere appassionati del tavolo verde. In particolar modo del poker – ovviamente. Se ad esempio siete fan della trasmissione PokerMania vi farà piacere sapere che durante tutta la pellicola ci sono brevi apparizioni di diversi veri campioni di questo gioco nella sua variante sportiva , la Texas Hold’em. Nota a margine: a doppiare il cronista sportivo è stato preso Fabio Caressa, ossia proprio colui che qui in Italia fa da voce alla trasmissione Poker Dome che va in onda su Sky.

La scheda di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.