I fantastici 4 e Silver Surfer

I fantastici 4 e Silver Surfer
(Fantastic Four: Rise of the Silver Surfer)

di Tim Story (Usa, 2007)
con Jessica Alba, Ioan Gruffudd, Chris Evans,
Michael Chiklis, Doug Jones, Kerry Washington, Julian McMahon,
Beau Garrett, Gonzalo Menendez, Andre Braugher

Premessa n. 1: non ho mai letto il fumetto delle avventure dei Fantastici 4. Premessa n.2: non ho visto il primo capitolo di questa saga. Che dire allora? Bello? Brutto? Sono due estremi troppo netti e sintetici. Meglio argomentare. In un ipotetico continuum tra il "mi è piaciuto" e il "non mi è piaciuto" diciamo che sono più vicino a quest’ultimo estremo.
Ci sono stati dei brevi momenti in cui mi sono davvero annoiato nel buio della sala. La motivazione di fondo è che forse non sono un fumettaro, non vado matto per le trasposizioni cinematografiche dei comics. Non batto i piedi per terra dall’eccitazione quando questo o quell’essere dà sfoggio della potenza dei suoi superpoteri.
Detto questo, posso aggiungere che, tutto sommato, quando assisto a degli effetti speciali fatti bene non faccio lo snob. Non sono qui per dare solo pareri negativi. Dunque ammetto tranquillamente che una scena mi ha quasi lasciato a bocca aperta: quella in cui Silver Surfer attraversa un palazzo senza distruggerlo, come se fosse un campo di forze incanalate in un flusso. Il bello sta tutto nell’effetto finale di distorsione dell’immagine ad onde concentriche. Bella scena davvero.
Non me la sento di dire che il film non è riuscito perché se un ragazzino va al cinema per vedere due effetti speciali strabiliani, di sicuro non rimane deluso. Li vede. E rimane anche contento. Io però, anagraficamente, non posso ritenermi un ragazzino e, al solito, sono vecchio dentro. Per cui quando entro in un cinema voglio che mi si racconti una bella storia. E questa dei Fantastici 4 contro Silver Surfer non è granché originale come storia. Diciamo pure che non (mi) affabula, se non per qualche piccolo particolare.
Da questo punto in poi tutto quello che segue è uno spoiler. Per cui, se avete intenzione di andare al cinema a godervi questo film e non volete perdervi la soprese, siete pregati di non leggete oltre.
Il film inizia con la scena di un pianeta che esplode a causa di una forza distruttiva che agisce dall’interno. Poco prima dell’esplosione, dal pianeta fuoriesce una scia luminosa, una specie di meteora, che si dirige verso la terra. Più avanti scopriremo che si tratta dell’araldo Silver Sufer. Via con i titoli di testa.
La meteora passa sopra diverse zone della Terra. Nell’ordine: un golfo giapponese, le celeberrime piramidi egiziane, la città di Los Angeles. Al suo passaggio, la meteora fa diversi danni: 1. in Giappone provoca il congelamento istantaneo del mare; 2. in Egitto fa nevicare nonostante la temperatura non si abbassi (grande errore fisico/chimico che si potevano facilmente risparmiare tacendo sulla temperatura); 3. a Los Angeles causa un black-out totale della città. Prima domanda: che tipo di poteri ha questo supereroe cattivo? Delle forze di stampo naturalistico che agiscono sul clima o di tipo energetico/magnetico/elettrico tale da agire sui sistemi tecnologici? Non si sa. Iniziale confusione sul personaggio.
Mr. Fantastic (Ioan Gruffudd) e La donna invisibile (Jessica Alba) si devono sposare. Perchè? Si amano? C’era nel fumetto? Non so. Comunque a me, questa storia che si sposano tra loro sembra una romanticheria banale e mi provoca un certo fastidio/disgusto. Ha un non so che di incestuoso. Tra l’altro lui pare avere quasi 50 anni. Lei invece 18 – a mala pena. Altro effetto schifido: vecchio bavoso che irretisce una ragazzina. Entrambi hanno la carnagione tendente al colore arancio. Perché? Si tratta di un effetto di luci sbagliato? O è voluto? D’accordo: a Los Angeles l’abbronzatura è un valore di fondamentale importanza, ma i truccatori non avranno un tantino esagerato? Jessica Alba ha un bel incarnato, non è pallida, perché conciarla in quel modo burlesco? Sui capelli biondo platino e gli occhi blu intenso evito di esprimermi perché sono pacchianate che parlano da sole.
Dunque dicevamo: si devono sposare. Pare che ci abbiano provato e sia andata male diverse volte. Questo dovrebbe essere il quarto o quinto tentativo. Johnny Storm (Chris Evans), anche noto come La torcia umana, è un deficiente sotto i 30 che si crede il più figo della Terra. Riesce a convincere il restìo Mr. Fantastic a fare un party di addio al celibato in una discoteca. Prenderanno parte anche delle strappone e La cosa, un tipo burbero, scorbutico e goffissimo. Sarà la roccia che si porta addosso ma sembra davvero un tonto patentato.
Il festino pre-matrimonio viene interrotto da un generale (Andre Braugher), che chiede di parlare con Mr. Fantastic, e dalla donna invisibile (che userà i suoi poteri per circa 60 secondi in tutto il film). Il mondo è in pericolo. I vertici militari americani uniti chiedono l’aiuto dei F4. Ci sono delle strane catastrofi naturali. Non si sa come, né perché, ma sembra quasi che loro già sappiano che si tratti di un alieno malvagio. Un essere venuto dallo spazio con intenti distruttivi. Chi gliel’ha detto? E perché dissimulano? Perché non sono chiari e non lo dicono apertamente? Qui c’è un altro buco nella trama. Mah.
Comunque sia, Mr. Fantastic si rifiuta di dare aiuto alla Terra perché… sabato si sposa. Che bel tipo dai sani principi morali! Non è che sotto sotto volete far passare il messaggio che la famiglia è sacra e viene prima di tutto? Mi rifiuto di crederci. Sarebbe il colmo! Andiamo avanti. La frivola invisibile è contentissima ma non sa che il suo futuro coniuge ha mentito e durante il resto della settimana lavora per scoprire chi e cosa sta affliggendo la Terra.
Il matrimonio si fa ma viene interrotto sul più bello – e ti pareva! Arriva Silver Surfer e distrugge tutto. A momenti fa la pelle alla fidanzata cieca e saggia della Cosa. Un po’ di spavento, un superattico distrutto… ma sembra che adesso sia tutto ok. La torcia umana insegue Silver in capo al mondo. Lo raggiunge ma non riesce a fargli del male. Anzi rischia lo strangolamento e viene abbandonato nello spazio siderale. Al suo ritorno Mr. Fantastic si mette al lavoro per sconfiggere il nuovo nemico del globo terrestre. La torcia umana soffre. Sta male. Non si è completamente ripreso. Inoltre pare che la sua struttura molecolare abbia subito dei danni. A farla breve: se tocca un altro Fantastico provoca uno scambio di poteri con colui che è stato toccato. Trovata simpatica ed originale ma che comunque non affascina granché. C’è giusto il tempo per vedere una scapola nuda di Jessica Alba e si passa oltre.
Si studia, si fanno dei calcoli pseudo-scientifici e si scopre che dove passa il surfista non cresce più l’erba. O meglio: ogni pianeta muore 7 giorni dopo il passaggio di Silver Surfer. Perché proprio 7 nessuno se lo chiede. Ritengono che non sia necessario spiegarlo allo spettatore.
I F4 si accordano con i militari per tendere una imboscata a S.S. Hanno previsto un suo attacco a Londra. Il muscoloso argentato arriva sulle rive del Tamigi e succede il putiferio. La ruota panoramica – uno dei simboli della capitale inglese – si spezza. I F4 toppano. Falliscono. Non riescono a catturare S.S. e mettono in gioco delle vite umane a causa della loro inettitudine.
A questo punto i militari si affidano a Victor Von Doom. Chi è? Sappiano solo che questo tizio sta sulle scatole ai F4. Si intusice che è un villain, un cattivone. Un tizio che poco prima abbiamo visto togliersi dal volto una maschera di metallo.  Si è curato in un battibaleno da una malattia simil-scabbia. E abbiamo anche visto che ha avuto un incontro ravvicinato con Silver Surfer… ma non si capisce bene chi sia, cosa voglia e da dove venga. I F4 lo conoscono e lo disprezzano. Forse è un loro vecchio nemico. Questo è chiaro. Lo credevano morto ma è resuscitato. Siamo a livelli di telenovela sudamericana.
Il generale Hager costringe i 4 fessacchiotti a farsi aiutare da Von Doom nello studio di una tecnica per mettere nel sacco il surfista. Intuizione: degli impulsi (sonori) dovrebbero staccare Silver Surfer dalla sua tavola. Hanno capito che tutta la sua forza viene dalla tavola. Come? Non si sa. Loro lo sanno. Punto. Basta questo a ideare un piano.
Vanno in un bosco. Sanno che da lì passerà S.S. Questi arriva ma non attacca. Si avvicina alla donna invisibile. Sembra un sessuomane in stato di eccitazione. Invece poi ci diranno che la bella Alba gli ricorda la donna che ama. Vabbè… scuse da romanzo sentimentale ottocentesco.
Comunque sia il piano funziona. L’impulso stacca dalla sua tavola Surfer che cade quindi tramortito. Perde i poteri. I militari lo catturano. I F4 s’indignano e cercano di opporsi inutilmente. I vertici militari mettono sotto torchio il surfista d’argento. Lo sottopongono a molte delle tipiche torture che dovrebbero costringere a confessare. Mi chiedo: perché applicare torture umane ad un supereroe alieno? Che senso ha? Non è ridicolo? Surfer ha l’aspetto di un uomo ma… avrà gli organi interni, del sangue, un cuore, un sistema nervoso, ecc.? Ennesima vaccata della sceneggiatura.
Von Doom si dimostra quel che è. Ammazza i vertici militari e si impossessa della tavola d’argento. Indossa mascherone e mantello scuro. Perchè? Ha già costruito un comando da polso in grado di dare ordini alla tavola. Come ha fatto se prima di quel momento non aveva mai avuto modo di analizzare la tavola? Si impossessa della surfboard d’argento e va via alla conquista del mondo. Destinazione ignota.
Nel mentre la tipa invisibile arriva dal Surfer. Gli chiede il perché e il percome. Lui parla. Sotto le torture ha tenuto il becco chiuso ma si scioglie davanti alle curve della giovane bambolona bionda. Parla. Parla e dice che lui deve distruggere la Terra. Manco sa perchè. Il suo mondo è stato distrutto e lui adesso obbedisce a un tale di nome Glactus. Oscuro e potentissimo. Anzichè odiare a morte il distruttore del suo mondo gli obbedisce. E’ pateticamente fuori di melone.
Dopo lo svelamento delle motivazioni di fondo del surfista i F4 mettono in ginocchio la sicurezza della caserma militare, prendono il prigioniero Surfer e fuggono via. In loro aiuto arriva un’automobile volante. E’ dorata e porta il numero 4 come effige L’ha inventata Mr. Fantastic. Era già funzionante ma non l’ha mai usata fino a quel momento. Perché la teneva nascosta agli altri 3? Il veicolo volante è sponsorizzato Dodge. Arriva in 2 secondi da Los Angeles. Loro si trovano in Russia. Vi ho già detto che in questa pellicola gli spostamenti spazio/temporali sono di un’assurdità unica? E non mi riferisco solo ai superoi che si potrebbero spostare velocemente sfruttando i propri poteri ma anche ai normali esseri umani, come le forze militari. Dicono che di fronte a questo tipo di film bisogna sospendere la credulità ma mi sembra decisamente troppo. Non credete?
Andiamo oltre. Van Doom con la tavola sembra invincibile ma non lo è. I F4 soffrono. La donna invisibile viene ferita a morte da Van Doom mentre fa da scudo con il proprio corpo a Silver Surfer. A questo punto la torcia umana tocca contemporaneamente gli altri 3 Fantastici e ne assume tutti i poteri. E’ allo stesso tempo torcia umana, invisibile, uomo elastico e rocciosamente forte. Questa mi sembra una delle poche idee simpatiche ed originali di tutto il film: la fusione dei quattro super-poteri in un solo essere (che peraltro ha origini umane). Così agendo, la torcia umana quadriforzuta riempie di mazzate Van Doom e riesce ad avere la meglio su di lui. La tavola d’argento può finalmente tornare senza padrone.
Abbiamo scoperto nel frattempo che Galactus segue la tavola. Dov’è lei c’è anche lui. La tavola è come un indice. E’ lei che segnala a Galactus – che si nutre di energia planetaria – qual è il prossimo pianeta da distruggere.
Mentre Von Doom fa una brutta fine, Galactus raggiunge la terra sotto forma di mega nuvolone cosmico dal colore scuro. Sta per inghiottire il globo terrestre. L’unico che può fermarlo è Silver Sufer, a patto che abbia con se la tavola. E difatti, eliminato Von Doom, se ne riappropria e decide di tuffarsi a capofitto nel vortice scuro per salvare il pianeta degli umani. Basta un grande sforzo, un urlo, una corsa verso l’abisso scuro e Galactus è vinto. Punto. Paritita finita. Silver Surfer ha salvato il mondo. 
Chi glielo fa fare? Non è dato saperlo. Si è commosso? Pensa ancora alla somiglianza tra la donna invisibile e la sua amata? Gli umani assomigliano troppo alla sua gente per essere distrutti? Boh! In men che non si dica è passato da essere un villain a rappresentare il salvatore del nostro pianeta. A fine film ancora ci si chiede perché.
Aspettate. Non è che si sacrifica per gli umani. Non muore. Durante i titoli di coda lo vediamo che galleggia nel vuoto spaziale completamente privo di forze. La tavola è lì, accanto a lui. Aspettatevi perciò altrui due o tre episodi – ancora – della saga dei F4. Come se due non fossero abbastanza. Risparmiateci, please.  
Colonna sonora: non pervenuta. Pressoché inutile.

La scheda di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.