Terkel

Terkel in trouble
(Terkel i knibe)


di Stefan Fjeldmark, Thorbjørn Christoffersen
e Kresten Vestbjerg Andersen
(Danimarca, 2004)

Il primo film d’animazione computerizzato danese è davvero divertente. Mi è piaciuto un sacco. Non credo sia da mostrare ai bambini, visto il linguaggio molto colorito ma comunque io lo farei vedere ad alcuni ragazzini. Diciamo dai 12 anni in su. Perché è proprio di loro che si tratta. I temi che vengono toccati – senza ipocrisia – sono quelli del bullismo, della violenza e dei dispetti tra coetanei adolescenti, del turismo sessuale, dell’amicizia, dell’indifferenza dei genitori verso i propri figli, dell’incomunicabilità tra grandi e piccini.
Molto buffe le canzoncine funky e rap che vengono cantate dai personaggi del film e che gli danno un vago tono da musical.
Il protagonista, Terkel, è un bambino sfigato come ce ne sono tanti nella realtà. Intorno a lui gravita tutto un mondo di personaggi tipici ma estremizzati: l’amico del cuore un po’ sbalestrato e sboccato che gira sempre con un tubo di metallo, una madre che fuma continuamente e che si disinteressa dei suoi figli, un padre che legge continuamente il giornale e dice sempre e solo "No", (genitori che durante le assenze dei figli si dedicano a strambe pratiche sessuali), due compagni di scuola bulli che lo prendono sempre in giro e lo picchiano, una sorellina sfortunatissima che si infortunia continuamente, un professore di musica freak, molto goffo ma simpaticissimo che svolge anche la funzione di cantastorie, uno zio alcolizzato e molto violento che dovrebbe essere il titolare di un’associazione che aiuta i bambini vittime di abusi, una compagna di classe molto cicciottella di lui segretamente innamorata, un bizzarro professore supplente che va in giro con un porcellino d’india sulla spalla e tante altre figure davvero fuori dall’ordinario.
Strano a sentirsi ma ugualmente divertente il doppiaggio affidato a Elio (Arne), Faso (Jason), Cesareo (Saki), Claudio Bisio (Leon), Lella Costa (Beatrix) e Simone D’Andrea (Terkel).
Elio e le Storie Tese ed Antonello Governale hanno anche curato l’adattamento dei brani che i personaggi cantano durante il cartoon.

La scheda di Cinematografo.it e MyMovies.it.