Kinsey
di Bill Condon (Usa, 2004)
con Liam Neeson, Laura Linney,
Chris O’Donnell, Timothy Hutton, Peter Sarsgaard,
John Lithgow, Tim Curry, Oliver Platt, Dylan Baker, William Sadler
Non so perché ma da questo film mi aspettavo qualcosa di più. Forse perché una cara amica me ne aveva parlato fin troppo bene. Non so dirlo. Forse la fine, lasciata così, in sospeso, non mi ha soddisfatto. Non è drammatica, non è risolutoria. Non conclude la storia. Non spiega. Lascia solo un senso di rassegnazione, nonostante sullo schermo si vedano i protagonisti prendere fiducia in se stessi, nella propria forza d’animo e proseguire cocciuti con i loro studi.
Questo è un biopic molto curato. Ben fatto dal punto di vista tecnico e stupendamente recitato da Liam Neeson nei panni del protagonista. Rimane il fatto che non mi sono affezionato a questo protagonista. Questo professore in fissa per la biologia e l’entomologia. Un adulto troppo preso dai suoi studi per accorgersi del mondo esterno. Troppo ingenuo, troppo bloccato dall’educazione oltremodo bigotta di suo padre. Nonostante questo sia un biopic, cioè una storia vera, si fa fatica a credere ad un cambiamento tanto repentino nel protagonista: da professore sempliciotto sempre con la testa tra le nuvole a esperto di sesso e sessuologia. Che forse gli sceneggiatori hanno romanzato troppo la storia di Alfred Kinsey? Quest’uomo ha davvero cambiato il volto dell’America? L’ha svecchiato? Ha ridotto il bigottismo? Ha sul serio portato alla luce gli atteggiamenti sessuali degli statunitensi della metà del secolo scorso? E se sì, come? E’ bastato solo un libro? Come ha fatto ad ottenere tutti quei dati? Come è stato possibile che la gente accettasse tanto di buon grado di rilasciare quelle dichiarazioni, di rispondere a questionari tanto privati, intimi e delicati? Questa è la falla del film "Kinsey".
Buona la performance di Laura Linney che, comunque, continua a non piacermi come donna. Simpatici anche i ruoli defilati, di secondo piano, di Tim Curry, Timothy Hutton (che buffo con in baffoni!) e Chris O’Donnell. Quest’ultimo, nell’apparire eternamente giovane, riesce benissimo nel ruolo del giovane gregario che segue pedissequamente i consigli del suo mentore/maestro.
Bravi quelli del cast a scegliere Peter Sarsgaard. La sua faccia poco sincera risulta appropriata per il ruolo dell’amico che ti rimane fedele per tutta la vita, pur piantandoti qualche grana.
La scheda di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.