Un paio di giorni fa sono stato a pranzo da WOK, un ristorante molto cool nella Stazione Termini, qui a Roma. WOK starebbe per "World Oriented Kitchen". Una specie di fast-food etnico con arredamento minimal molto figo. Ho avuto la sensazione che sia un ristorante di McDonald perché di fronte all’ingresso, vicino alla scala mobile per l’accesso alla Metro B, si trova la grande M dorata, logo del gruppo americano. Leggendo poi lo scontrino fiscale ho letto l’intestazione "Ice Train s.r.l. – Forum Stazione Termini" e lì mi è venuto il sospetto che si tratti di una nuova catena del Gruppo Cremonini, gli stessi proprietari cioè del marchio Chef Express. Un sospetto, non ne ho certezza.
Qui una piccola foto del locale.
Ma il punto non è questo. Il punto è l’organizzazione. Arrivando, durante il tragitto in bus, ho letto con attenzione il menù, che avevo preso qualche giorno prima. Ho deciso di predere il Tori Yoi, un abbinamento di riso in bianco e strisce di petto di pollo. Nel menù c’è scritto "Squisite listarelle di petto panate con sesamo e fritte, accompagnate da riso giapponese al vapore". Prezzo della pietanza: 4,90 Euro. Accanto al nome del piatto c’era un numeretto: il 28. Ho pensato: "una buona idea per permettere a chi ordina di velocizzare le stesse procedure di ordinazione". Così, quando sono arrivato, alla cassiera che prendeva ordinazioni ho detto semplicemente "28". E lei molto candidamente, sorridendo, mi ha detto: "Mi diresti direttamente il nome del piatto, che qui sul terminale ho numeri differenti?" Difatti sullo scontrino accanto a Tori Yoi c’era il numero 11. Siete dei geniacci!