Doppio delitto

Doppio delitto

di Steno (Italia, 1977)
con Marcello Mastroianni, Agostina Belli, Peter Ustinov,
Mario Scaccia, Ursula Andress, Gianfranco Barra

Gradevole mistura tra commedia italiana e giallo. Steno, aiutato da Age e Scarpelli alla sceneggiatura – padri della commedia all’italiana – cerca di ibridare i due stili ambientando un fatto di cronaca nera cuore della Capitale. Difatti i Romani e tutti quelli che amano la romanità – largamente intesa – ameranno questo film anche e soprattutto perché è ambientato e girato nelle strade nei dintorni di via dell’Orso. Pieno centro di Roma, non molto lontano da Piazza Navona. Date qui uno sguardo alla mappa.

La trama.
Baldassarre Bruno, un commissario divorziato, è relegato a lavorare nell’archivio “Corpi di reato” della polizia poiché ha compiuto un madornale errore, passato alla storia nel suo ambiete come “La stronzata”. Qualche anno prima infatti ha aiutato involontariamente un assassino a fuggire accendendogli la moto difettosa per semplice cortesia.
Un giorno, mentre pranza in un’osteria del quartiere, sente degli spari. Quando si precipita in direzione del frastuono scopre che nel palazzo dell’Orso, il proprietario – un ricchissimo principe – è deceduto folgorato da un fulmine. Come lui, allo stesso tempo e per la stessa causa, è rimasto stecchito anche un tecnico antennista. Inizialmente il commissario Bruno si disinteressa del fatto, classificandolo come un mero incidente, finché qualcuno non gli mette la pulce nell’orecchio: il principe potrebbe essere stato assasinato di proposito. Chiederà alla polizia di affidargli il caso per avere la sua ultima occasione e dimostrare a tutti che vale ancora qualcosa. Durante le indagini incontrerà e si innammorerà di Teresa, una giovane molto carina, attivista in difesa dei poveri, nonché acerrima nemica del Principe assassinato. Nel suo percorso poi inciamperà anche in altri strambi personaggi che popolano le strade intorno al Palazzo dell’Orso.
Mastroianni recita molto bene. Forse non è stato il suo film migliore ma qui è al top della forma. Senza dubbio l’investigatore pasticcione era nelle sue corde.
Bravina anche Agostina Belli, che sicuramente è stata scelta più per le sue grazie e il suo dolce visino, che per le doti recitative.
Da apologia il personaggio interpretato da Mario Scaccia: il libraio pettegolo del quartiere.
Peter Ustinov fa un po’ il verso a se stesso: un produttore cineasta americano che dal suo pulpito prende in giro l’Italia e gli Italiani, condendo il tutto con un pizzico di autoironia e autocommiserazione.
Ursula Andress la troviamo ancora una volta in coppia con Mastroianni (vedi anche "La decima vittima"). Si vede benissimo che le riesce facile immedesimarsi nella parte di una giovane e avvenente attrice che ha spostato il decrepito nobile solo nella speranza di mettere le mani sulla sua ingente eredità.
Fa molta simpatia anche Gianfranco Barra, imbranatissimo aiutante del commissario. Il suo nome forse non vi dirà molto, ma la sua faccia sì. Ragion per cui vi consiglio di dare una occhiata a questo link.

La scheda di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.