“Ninna nanna”
di Chuck Palahniuk
Mondadori Economici – 273 pp – 8,40 Euro
Ca-po-la-vo-ro.
Un libro che consiglio a tutti per il solo piacere di leggere cose nuove. Niente di già sentito. Un solo piccolo avvertimento: se siete di stomaci deboli magari cercatevi un tomo di Susanna Tamaro.
In meno di duecento pagine il mio scrittore preferito (del momento) ci butta dentro decine di tematiche, le più disparate: stregoneria, magia e incantesimi, rapporto tra genitori e figli, inquinamento, amore parentale, ecologia, sovrappopolazione terrestre, reincarnazione, nuove religioni, viaggio ed avventura, contrasti generazionali, bisogno del prossimo, bullet theory, istinti posessivi, silenziofobia, sofferenza, solitudine, marketing, necrofilia, attrazione fisica, sottomissione, decessi, ecc. E tanto altro ancora. Ogni argomento non è buttato nella trama a casaccio ma incastrato in un ingranaggio, che non oso definire perfetto, ma che di sicuro è molto ben congeniato.
Se avete letto gli altri romanzi dello stesso autore vi piacerà anche questo. Anzi forse questo vi piacerà di più. Di solito i romanzi di Palahniuk non hanno un finale eccellente. Ninna nanna invece risulta straordinario anche nel finale. Non aggiungo altro per non fare sciupare la sopresa ed il gusto della lettura.
Dalle note di copertina: «Ninna nanna farà sembrare Fight club una specie di Piccole donne».
La scheda di Bol.it e di Internet BookShop.it.
Sebbene da tempo mi sia passata da tempo la “sbornia da Palahniuk”, devo dire che questo è il suo libro che preferisco (sorpassa, se pur di poco, anche Fight club, nella mia personalissima classifica), e contiene alcune scene davvero memorabili (una fra tante: lui che si scopa la moglie morta).
Sottoscrivo. A parte la scena da te citata.
A me sono piacute molto le descrizioni che la voce narrante (nonché protagonista) fa della signora Boyle.