Le conseguenze dell’amore
di Paolo Sorrentino (Italia, 2004)
con Toni Servillo, Olivia Magnani, Adriano Giannini
In Italia un film così non veniva prodotto da anni. Così bello per molti aspetti e così innovativo per altri. Stilisticamente molto affascinante nelle sue ripartenze, dopo lunghi minuti di scene a bassissima velocità. Scelta maniacale dei particolari, delle luci, delle ambientazioni. Quasi tutta la pellicola è girata in ambienti chiusi – un hotel e uno scantinato di una banca svizzera (giusto un paio di scene). La trama si svolge quasi interamente in Svizzera – tranne le battute finali che ci riportano nella nostra penisola. Un uomo, dunque, vive le sue giornate in un albergo. Per buona parte del film non si sa nulla nè di lui, nè del suo mestiere, nè dellla città in cui troviamo. Comunque non è importante. Ciò che conta, invece, è che il protagonista dallo strano nome (Titta Di Girolamo) ci tiene alla sua privacy. Forse troppo, tanto da incuriosire tutti quelli con cui, volente o nolente, viene a contatto. Elegante, riservato, taciturno, misterioso, questo signore di mezza età vive isolato nell’hotel e le uniche relazioni che intesse sono quelle con una coppia di anziani signori e con una barista alla quale rivolge degli intensi sguardi.
Voto 10 per la recitazione di Toni Serviillo (ma sarà il fratello del più noto Beppe degli Avion Travel?) Con uno sguardo dice tutto. E’ perfetto nel fissare uomini e cose senza battere ciglio. I bluff, anche quelli più grandi, con quest’esperienza mimica gli riescono benissimo. Ottima prova per Raffaele Pisu, al quale fino a ieri non avrei dato un soldo bucato. Simpatico il cameo di Adriano Giannini: è così che ci si fa strada nel mondo del cinema italiano. Oggi una particina qua, domani una là e in men che non si dica sei venerato da tutto lo star-system. Discreta prova anche per Olivia Magnani (Sofia, la barista). I suoi occhi sono verdi e molto affascinanti – come quelli di sua nonna Anna – ma ci si potrebbe fermare qui perchè la sua recitazione non è ancora giunta a maturazione. Come dicono gli spocchiosi: la ragazza è giovane, si farà!
Ottima colonna sonora, quasi esclusivamente a base di musica elettronica dei giorni nostri. A volte il film è girato con lo stesso piglio e lo stesso taglio stilistico di uno spot. Soprattutto quando a dominare la scena si trova una bellissima BMW serie 5. Marchettone? Non credo.
Il miglior film italiano del 2004 è questo. Io l’ho detto. Se volete crederci bene, se no: ciccia!
Aspetto comunque di vedere anche l’opera prima di Paolo Sorrentino (L’uomo in più) prima di esprimere un giudizio anche sul regista.
L’uomo in piu’ te lo consiglio, il soggetto e’ intrigante e la regia anche – se pur meno entusiasmante delle Conseguenze – ed e’ la conferma della straordinaria bravura e della capacit’ trasformista di Servillo. Il miglior film italiano del 2004? Io direi uno dei migliori film degli ultimi anni, in toto!!!
Un applauso a Sorrentino!
già già già !