Air in concert
(Fiesta – Roma 07/07/04)
Il concerto del duo francese non ha deluso. Ed è già tanto. Non è semplice per la loro musica elettronica reggere 80 minuti circa di live. Di certo non è roba che fa ballare, nè pogare. Tenere tranquilla quella gente per tutto quel tempo è davvero un bel traguardo. Per fortuna (mia) non hanno suonato solo brani estratti dall’ultimo album. Peccato che non abbiano potuto eseguire la bellissima “All I Need” (dal loro primo album “Moon Safari”); dal momento che la parte vocale del brano originale è cantata da una voce femminile e non avendo al seguito una corista, credo siano stati costretti ad elimare tale canzone dalla scaletta. Peccato pure per l’esecuzione spuria di “Playground Love” (dalla colonna sonora di “The virgin suicide”). Nonostante sia stato arricchito da una lunga introduzione di organo in stile Pink Floyd, questo brano è stato decurtato della sua parte più bella (quella col sax). Interessante l’abbigliamento total-black dei due artisti. Ad alcuni avrà fatto senza dubbio sospettare della loro virilità ma vi assicuro che era davvero radical-chic e calzava perfettamente l’Air-style. Da dimenticare l’aspetto del tecnico/musicista/esecutore che aiutava il duo nella parte più propriamente elettronica (equalizzazione, campioni, basi, sample, ecc.). Sembrava un musicista di un gruppo grunge anni ’90. Simpatico il batterista molto simile nell’aspetto a Dre Love (ma poteva assomigliare anche a Seedorf o a Christian Carembeu). Merito alla sua tecnica con le 2 bacchette. Sugli ultimi brani i suoi assoli hanno decisamente riscaldato tutto il pubblico (fino ad allora troppo silenzioso). Buono anche il suo estro polistrumentista: all’occorrenza imbracciava il basso elettrico per supportare i due francesini.
La location non era malaccio. Il fossato dedicato ai concerti era, tutto sommato, molto capiente e ben strutturato. Il villaggio di Fiesta comunque offre ogni tipo di comfort. Ristoranti, bar e chioschi a volontà . Presenti anche due discoteche per il post-concerto. Parcheggio ampio ma non custodito, seppure a pagamento!
Da segnalare tra il pubblico un triste Enzo De Caro (solissimo nella tribuna del bar riservato alla stampa) e un Valerio Mastandrea molto ben mescolato al pubblico ‘ggiovane’.
Al concerto sono stato scarrozzato dal gentile Zap. Al seguito anche il melomane Gsep. Incontrati: Zippo, Pigro e il Mancio, il pesano Losappio, Dafni e Peppe Punk.