È già ieri
di Giulio Manfredonia (Italia, 2003)
con Antonio Albanese, Fabio De Luigi,
Goya Toledo, Beatriz Rico, Pepon Nieto,
Ester Ortega, Asuncion Belaguer
Remake di un film americano del 1993 (“Ricomincio Da Capo”). Storia semplice ma geniale. Un uomo è schiavo di una giornata: il 13 Agosto. Ogni giorno, dalle 7 del mattino rivive sempre la stessa giornata. Sarà l’occasione per disperarsi (prima), godersi (poi) la vita da crapulone e infine scoprire i suoi lati positivi e l’amore. Bravissimo Albanese. Attore a tutto tondo. Riesce a essere chiunque, pur infilandoci sempre del suo (vedi la scena del ballo, della beffa ai poliziotti, il cognome Perego e il personaggio del milanese arrogante). De Luigi come attore cinematografico ne esce a testa alta, anche se non ha molte scene in cui esprimersi. Peccato. Goya Toledo (la Rita del film) è brava quanto affascinante (di un fascino latino) ma per nulla strafiga. Bravi tutti nel rifare mille volte le stesse scene, molto simili ma mai identiche. Piccolo/grande appunto: come mai su di una piccola isola vicino a Tenerife tutti parlano ottimamente l’italiano? Si conceda pure il benificio del dubbio alla schiera di personaggi che ruotano intorno al protagonista ma come si spiega la frase del buongiorno pronunciata perfettamente in italiano? (Tra le altre cose, registrata in persona da un riconoscibilissimo Linus di Radio Deejay). E come si spiega il quiz televisivo con voce in italiano e scritte spagnole in sovraimpressione? Poco credibile. Non sarebbe stato meglio lasciare l’uso di un ottimo italiano a pochi abitanti del luogo e quello di uno spagnolo molto comprensibile (diciamo pure maccheronico) per le restanti voci dell’isola? Film consigliato se si cerca una visione spensierata.
La scheda di Cinematografo.it
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