Flashmob
(lo scherzone di massa)
Alle 19:15 del 24 luglio 2003 circa trecento persone si sono materializzate contemporaneamente, al piano superiore di Messaggerie Musicali a Roma, chiedendo titoli di volumi sconosciuti ed opere di autori inesistenti. I clienti improvvisati non si conoscevano, ma erano tutti stranamente sincronizzati sullo stesso orario e si accalcavano intorno al bancone con le stesse inusuali richieste. La scena è durata dieci minuti esatti, successivamente ai quali la folla è scoppiata in un fragoroso applauso di 15 secondi, prima di dileguarsi in un batter d’occhio. Il meccanismo di informazione è il passaparola via email, attraverso le classiche catene di Sant’Antonio.
Iniziale teatro dell’evento il McDonald’s di via del Corso, luogo d’incontro prestabilito dagli organizzatori. Qui J. Jack Flash, nome d’arte del coordinatore dell’evento romano, alle 19.00 in punto ha distribuito in gran segreto le istruzioni per lo scherzo. Abbigliamento di riconoscimento, un cappellino con una “M” bianca sulla visiera. Per ottenere l’agognato foglietto con le informazioni da seguire, ogni partecipante ha dovuto avvicinare l’organizzazione chiedendo: “M come Mob?”, per poi recarsi immediatamente al luogo designato. (fonte Repubblca.it)