Steven Soderbergh

Oggi avevo voglia di vedere un film spaparanzato sul divano. Sono andato in videoteca e tra i film nel distributore automatico, nella categoria commedie ho trovato "Full Frontal" (USA 2002). L’ho preso, convintissimo che sarebbe stato un bel film. Sbagliavo. Non si è rivelato un gran che. Molto frammentato. Per più della metà del 100 minuti non si riesce a mettere a fuoco la situzione. Si capisce poco o nulla. Si ha difficoltà ad associare nomi a volti. La storia, poi, non c’è. Un tizio muore (David Duchovny), una sua conoscente lo vede suicida sul letto di morte e decide di tornare affranta da suo marito. Tutto ciò nello stesso giorno in cui aveva definitivamente deciso di lasciarlo. In questa pseudo-commedia la coralità è espressa dalle tante vicende, tutte diverse, tutte intrecciate (forse troppo!) Tra gli attori fa capolino una super-affascinate Julia Roberts. Troviamo anche un simpatico cameo di Brad Pitt. Anche la parte dell’ex- X Files è molto piccola. Il resto del cast è mediocre. Ricordo di aver visto in tv il trailer di questo film l’anno scorso. Si acclamava allo scandalo per alcune scene di nudo. Inesistenti. Ho deciso di affittare questa VHS perchè martedì ho visto al cinema "Confessioni di uan mente pericolosa". Tempo fa ho visto anche Ocean’s Eleven (remake ottimamente realizzato), Erin Brockovic (interessante ricostruzione di una storia vera) e Traffic. A parte quest’ultimo gli altri mi sono molto piaciuti. Di grande qualità. E tutti, in un modo o nell’altro avevano la firma di Mr. Soderbergh. Questa volta ho toppato nella scelta. Lo ammetto. Eppure a questo regista vorrei dare un’altra possibilità. Se mi capita a tiro, un giorno di questi butto l’occhio su "Sesso, bugie e videotapes". Opera prima del regista che lo portò agli onori della cronaca come rivelazione del 1989. Fu vera gloria?