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La mortadella

3 Ottobre 2017 13:47 / Leave a Comment / Smeerch

La mortadella

La mortadella
di Mario Monicelli (Italia, 1971)
con Sophia Loren, Gigi Proietti, William Devane, Beeson Carroll
Susan Sarandon, Danni DeVito, David Doyle, Robert Glaudini,
María Luisa Sala, Tommaso Bianco, Carla Mancini, William J. Daprato

Una ragazza italiana sulla trentina – di nome Maddalena – arriva all’Aeroporto di New York con una piccola mortadella in braccio ma non la lasciano passare. Le leggi degli Stati Uniti infatti vietano alle persone in arrivo sul suolo americano di importare insaccati. Maddalena, che a Bologna era un’operaia campana impiegata in un’azienda di salumi, comunque non ci sta. Non accetta di lasciare la sua mortadella in cambio del lasciapassare, si impone, alza la voce, cerca di spiegare le sue ragioni (l’insaccato è un regalo) e chiama in soccorso Michele, il suo ragazzo, che la attende nella sezione arrivi dell’aeroporto. Michele però sorprendentemente non prende le sue parti, anzi cerca di farla ragionare, le intima di adattarsi alle regole degli USA, un buon primo passo per inziare a vivere insieme lì, una piccola innocente concessione in nome del loro ricongiungimento sul suolo statunitense. Niente da fare. Maddalena non accetta, anzi litiga con Michele e lo ripudia. Lui allora stizzito va via e lascia la sua ragazza lì, in aeroporto, dove finirà per passare la notte.
Nel mentre la questione esce dall’aeroporto, la questione monta e diventa un vero e proprio caso giornalistico, messo in piedi da Jack Fenner, una specie di giornalista d’assalto in cerca di fama (in realtà un poveraccio senza grandi possibilità di carriera).
Durante la notte Maddalena e un gentile agente della dogana – tale Dominic Perlino – stringono amicizia e per cena divorano insieme l’intera mortadella.
Il giorno dopo la ragazza è libera ma non sa dove andare, allora Fenner, cercando di sistemarla, la porta con sé a fare un giro per la città. I guai comunque non saranno finiti perché Bruno, ingelosito, farà picchiare Fenner da amici malavitosi e scatenerà di conseguenza l’ira di Maddalena, che infatti si vendicherà di questa azione infame con una gran piazzata nel ristorante di Bruno, sfasciando tutto ciò che le capiterà a tiro.
I primi 2 giorni a New York per Maddalena saranno intensissimi, non solo per l’ambiente nuovo e completamente estraneo alle sue aspettative, ma anche perché si troverà di fronte a 3 possibili strade sentimentali da seguire: il suo ragazzo Michele (ormai diventato una specie di mafiosetto di Little Italy), il giornalista arrivista dalla vita incasinata e l’agente della dogana aeroportuale (che comunque si rivelerà un mammone, bigotto e reazionario).

La bella, giovane e peperina protagonista ha le fattezze di Sophia Loren. Mi è sembrata una scelta ottimale per il ruolo della ragazza emancipata che non accetta di diventare semplicemente “la donna di qualcuno”.
A Gigi Proietti il ruolo di Michele Bruni, un giovane operaio comunista che lascia la moglie e si mette con Maddalena, la giovane collega supersexy ed emancipata. I suoi sogni di gloria e successo, però, lo portano a mollare la ragazza in Italia temporaneamente per andare negli USA a cercar fortuna. USA dove presto si trasformerà in un laido imprenditore della ristorazione colluso con i malavitosi di Litte Italy.
Il simpaticissimo William Devane lo troviamo nei panni del giornalista squattrinato, divorziato e impasticcato. Il suo personaggio dovrebbe essere un furbo, il ganzo che intorta la giovane ed ingenua immigrata, ma fa parecchia tenerezza.
Beeson Carroll è Dominic Perlino, l’agente della dogana che invita Maddalena a cena per presentargli mammà. Una delusione.
Danny DeVito interpreta un politico che cerca di sfruttare a fini elettorali la vicenda di Maddalena.
Susan Sarandon invece appare in una sola scena nei panni dell’ex moglie di Jack Fenner.
David Doyle (il reclutatore delle Charlie’s Angels) intepreta il capo della dogana aeroportuale.

La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.

Posted in: film / Tagged: Beeson Carroll Susan Sarandon, Carla Mancini, cast, cinema, commedia, David Doyle, femminismo, film, Gigi Proietti, María Luisa Sala, Mario Monicelli, pellicola, recensione, regia, regista, Robert Glaudini, scheda, Sophia Loren, Tommaso Bianco, William Devane, William J. Daprato

Un giorno in pretura

4 Agosto 2015 10:40 / Leave a Comment / Smeerch

Un giorno in pretura

Un giorno in pretura

di Steno (Italia, 1953)
con Peppino De Filippo, Alberto Sordi, Silvana Mangano,
Giulio Calì, Walter Chiari, Sophia Loren, Leopoldo Trieste, Tania Weber,
Virgilio Riento, Turi Pandolfini, Mario Maresca, Renato Bonifazi, Ubaldo Lay,
Gianni Partanna, Gualtiero Jacopetti, Armenia Balducci, Vincenzo Talarico

Il film racconta con molta ironia (e un briciolo di amarezza) la tipica giornata in una pretura italiana, tra casi di piccole truffe, furtarelli, addescamenti, risse, oltraggio al pudore e multe varie.
Peppino De Filippo interpreta l’integerrimo pretore Salomone Lo Russo, un uomo estremamente ligio al dovere e del tutto attinente alla rigidità che il suo ruolo richiede, ma che nell’ultimo caso che affronta dimostra di avere un cuore grande e di essere in fondo stufo di accanirsi sui più deboli, per eccessivo rispetto del codice o meglio per mancanza di flessibilità nella sua applicazione.
Alberto Sordi è Nando Meniconi – detto l’Americano: un cialtrone scansafatiche, ma bonaccione, follemente innamorato del mito americano, che viene accusato di oltraggio al pudore perché prima fa il bagno nudo in uno stagno e poi se ne va in giro i senza vestiti (che gli hanno rubato).
Walter Chiari dà il volto a Don Michele Mezzocchi, un giovane prete di campagna che, mentre si trova a Roma per una gita con la sua parrocchia, si caccia nei guai scatenando una rissa in una sala bilardo.
Sophia Loren è Anna, la borseggiatrice che la conquista la simpatia e la solidarietà di don Mezzocchi.
Giulio Calì interpreta Augusto Mencacci, un pennellone alquanto elegante che si dichiara “testimone oculare” di professione, o meglio è un tizio che passa le giornate in pretura ad assistere alle cause nella speranza di guadagnarci qualcosa.
Silvana Pampanini è la bella Gloriana, una ex attrice/soubrette famosissima in tempo di guerra, ormai ridotta alla prostituzione pur di sbarcare il lunario.
Leopoldo Trieste interpreta un fidanzato tanto geloso quanto ingenuo che entra in pretura per farsi cancellare una multa e ne esce senza fidanzata (Armenia Balducci).
Turi Pandolfini è il buffo e smilzo anziano che fa da cancelliere al pretore.

Il testo che è stato messo in testa alla pellicola recita: «Questo film è dedicato ai “soliti ignoti”, ai ladri di galline e di portafogli alle fermate del tram, ai loro difensori, ai cancellieri, ai litiganti in autobus e agli sfrattati. A tutti coloro che si sono trovati un giorno come personaggi della quotidiana vicenda della piccola giustizia. Gli autori del film ringraziano questi personaggi che molto spesso senza accorgersene, dalle colonne della piccola cronaca dei giornali, hanno collaborato con loro».

Nota 1: le scene introduttive del film sono state ambientate sulla riva del Tevere, vicino al Gazometro, in zona Ostiense.
Nota 2: il film contiene la ormai celeberrima frase «America’, facce Tarzan!», pronunciata da alcuni ragazzi all’indirizzo di Nando Meniconi.

La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.

Posted in: film / Tagged: Alberto Sordi, Armenia Balducci, cast, cinema, commedia, film, Gianni Partanna, Giulio Calì, Gualtiero Jacopetti, Leopoldo Trieste, Mario Maresca, pellicola, Peppino De Filippo, recensione, regia, regista, Renato Bonifazi, scheda, Silvana Mangano, Sophia Loren, Steno, Tania Weber, Turi Pandolfini, Ubaldo Lay, Vincenzo Talarico, Virgilio Riento, Walter Chiari

That’s Amore – Due improbabili seduttori

24 Gennaio 2015 16:12 / Leave a Comment / Smeerch

That's Amore - Due improbabili seduttori

That’s Amore – Due improbabili seduttori
(Grumpier Old Men)

di Howard Deutch (USA, 1995)
con Walter Matthau, Jack Lemmon, Sophia Loren,
Ann-Margret, Daryl Hannah, Kevin Pollak,
Burgess Meredith, Ann Morgan Guilbert, Max Wright

Max Goldman e John Gustafson sono due vicini di casa ultra-sessantenni e molto dispettosi, oltre che brontoloni; spesso vanno a pesca nello stesso lago e si fanno i dispetti. In realtà sotto sotto sono amici, ma non fanno altro che insultarsi e punzecchiarsi tutto il giorno. John ha una moglie parecchio più giovane ed appare felice, mentre di Max non si può dire la stessa cosa: vive solo, essendo vedovo da tanti anni, e questa grave mancanza d’affetto ha finito per acuminare il suo approccio musone alla vita.
A rendere ancor più buffo il loro status di “cane-e-gatto” c’è l’imminente matrimonio tra i loro figli: Melanie (Darryl Hanna), ossia la figlia di John, sta per sposare infatti Jacob (Kevin Pollak) il figlio di Max, per cui – oltre che vicini di casa – i due nonnetti si apprestano a diventare anche parenti, o meglio “consuoceri”.
Le loro vite comunque saranno stravolte dall’arrivo in città di Maria Sophia Coletta Ragetti, un’affascinante signora di origini italiane che ha acquistato l’unico negozio di articoli per la pesca del paesino al fine di trasformarlo in un tipico ristorante di cucina italiana. Ai due brontoloni la cosa non andrà giù, perché quell’emporio era per loro un importante punto di riferimento ma, dopo le prime schermaglie, Max abbandonerà la sua riluttanza nei confronti della donna, perché si renderà conto di esserne perdutamente innamorato.

Quando Matthau e Lemmon recitano insieme c’è sempre da divertirsi. Certo, non siamo ai livelli de “La strana coppia”, ma comunque qualcosa di buffo lo si trova anche qui. Probabilmente questa “Grumpier Old Men” è stata una delle ultime commedie che hanno girato fianco a fianco.
Sophia Loren intepreta una fatalona un bel po’ attempata, ma che riesce a destare sempre interesse negli uomini che incontra.
I due personaggi più buffi, comunque, risultano essere la mamma di Maria Sophia (Ann Morgan Guilbert) e l’anzianissimo ma arzillo papà di John Gustafson (Burgess Meredith).

Voto: 6 meno meno. Appena sufficiente. Commedia simpatica per tutta la famiglia.

La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.

Posted in: film / Tagged: Ann Morgan Guilbert, Ann-Margret, Burgess Meredith, cast, cinema, Daryl Hannah, film, Grumpier Old Men, Howard Deutch, Jack Lemmon, Kevin Pollak, Max Wright, pellicola, recensione, regia, regista, scheda, Sophia Loren, That's Amore, That's Amore - Due improbabili seduttori, Walter Matthau

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