I ragazzi dei Parioli
di Sergio Corbucci (Italia, 1959)
con Enio Girolami, Raf Mattioli, Alessandra Panaro,
Scilla Gabel, Valeria Moriconi, Nino Manfredi,
Margherita Bagni, Roy Ciccolini, Leopoldo Trieste, Enzo Turco
Due ragazzi ricchi e annoiati della Roma bene (Fabrizio e Bob) approfittano dell’assenza dei genitori di uno dei due per invitare a casa due ragazze sprovvedute (Grazia e Nuccia), fingendo di voler fare loro un provino per la partecipazione a una grande produzione cinematografica. I preparativi riescono senza grandi intoppi, ma la serata si rivelerà un fiasco, vuoi per la riluttanza delle due giovani (ovviamente di origini modeste), vuoi perché tutti abusano di alcool (whisky). Anzi, ad un certo punto quello che doveva essere un rendez-vous truffaldino rischia di trasformarsi in una tragedia, a causa dell’eccessiva reazione di Bob al rifiuto delle sue avanches da parte di una impaurita Nuccia. Ad ogni modo, scampato il pericolo, i due bamboccioni che hanno organizzato “il movimento” tornano a infischiarsene di tutto e tutti. Testimone della squallida marachella è Susy, la ragazza di Fabrizio, che dapprima partecipa al raggiro come complice, desiderosa di assistere al fallimento dei suoi amici, e poi a fine serata va via schifata dal loro atteggiamento incosciente, pericoloso e irrispettoso, tipico di bambinoni viziati e immaturi.
Il baldo e spavaldo Fabrizio è interpretato da Enio Girolami.
Bob – l’imbranato amico di Fabrizio, nonché padrone di casa – ha le sembianze di Raf Mattioli.
Valeria Moriconi è Grazia, mentre a Scilla Gabel fu affidato il ruolo di Nuccia.
Il faccino dolce di Susy è quello di Alessandra Panaro.
Nino Manfredi ha solo un ruolo secondario: interpreta il ragionier Giuseppe Spallotta, ossia lo spasimante di Grazia: un poveraccio ingenuo e molto petulante, che sosta per delle ore sotto il portone nell’attesa che la ragazza torni dal provino.
Enzo Turco è il portiere con cui chiacchiera il rag. Spallota.
Le musiche del film sono state composte da Piero Piccioni.
La scheda di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.