Nel mio dialetto (l’andriese) la declinazione delle parole non sempre si ottiene modificandone la desinenza. Spesso la parte da cambiare è quella centrale.
Prendiamo ad esempio l’aggettivo “mio”. Al maschile (sia singolare che plurale) fa “moj” – anche abbreviato in “mo’”, mentre al femminile (sia singolare che plurale) fa “maj” – spesso abbreviato in “ma’”.
Le cose si complicano (molto) quando questo aggettivo viene abbinato a parole di uso comune come i legami di parentela.
Padre (attòin)
Mio padre = attàn’m
Tuo padre = attànd
Suo padre = l’attòin
(nelle forme plurali non cambiano)
Madre (mamm)
Mia madre = mamm
Tua madre = mamt
Sua madre = la mamm
Fratello (fröit) – questa parola non varia di numero.
Mio fratello = fratm
Tuo fratello = fratt
Suo fratello = u fröit
Sorella = (sòur)
Mia sorella = sòr’m
Tua sorella = sord
Sua sorella = la sòur
Attenzione perché la parola sorelle ha anche un misterioso plurale = s’rèur. :)