Finanziaria: tagli ai costi dei Cd e Dvd
Previsto un emendamento per la riduzione dei prezzi sui supporti ottici
(Nicola Bruno – www.itnews.it – 09/11/05)
Vi siete mai chiesti perché un CD o un DVD vergine ha proprio quel prezzo e non un altro? Beh, sappiate che nella maggior parte dei casi un 50% del costo del supporto ottico è attribuibile ad una tassa governativa. Per essere più precisi, la metà (o quasi) di quella cifra, ambiguamente nota anche come ‘equo compenso’, viene raccolto dalla SIAE (Società Italiana Autori ed Editori) per poi essere destinato ai detentori dei diritti. Tutto ciò viene giustificato con il fatto che tali supporti possano anche essere utilizzati per l’archiviazione di materiali protetti dal diritto d’autore. Che poi il disco venga usato per il semplice salvataggio di dati personali, per una legittima copia personale o per una copia pirata, evidentemente al legislatore non interessava.
Il balzello, fortemente voluto dall’Unione Europea, è una cifra fissa ma alla fine, come si diceva sopra, è arrivata a raddoppiare in molti casi il costo del supporto, determinando secondo alcuni una massiccia evasione. Dati alla mano, però, l’entità del compenso per copia privata attualmente pagato in Italia sarebbe di gran lunga più alto della media Europea".
Nel futuro prossimo venturo però le cose potrebbero cambiare. Due senatori, tali Enrico Morando (Ds) e Antonio Azzolino (Fi), hanno proposto un emendamento alla Finanziaria 2006 riguardante proprio questa piccola ma consistente cifra. Alcune voci davano la cifra al rialzo. Oggi invece si scopre che l’emendamento introdurrebbe un ribasso della tassa (perché di imposta indiretta a tutti gli effetti si tratta). La proposta indica un accantonamento presso la SIAE del 10% per i Cd e Dvd, e del 3% sulle memorie digitali (vedi memorie flash, penne USB, ecc.) In tal caso il prelievo passerebbe da 30 a 0,3 centesimi di Euro – in media – per ogni singolo supporto.
Non sono mancate le proteste della SIAE, fin dallo scorso marzo in rotta con l’associazione di settore, la quale ha chiesto di poter dire la propria opinione a riguardo, visto che tale modifica la riguarda molto da vicino.
L’ASMI, ricordiamolo, è l’associazione italiana di categoria che riunisce i produttori di supporti magnetici; tra i suoi soci ci sono: Verbatim, Vivanco, Emtec (ex Basf), Sony, Philips, Panasonic, Memorex, TDK, Datarex, Fuji, Imation, Maxell e altri ancora. La prospettiva di riduzione dell’equo compenso viene auspicata anche in base a delle semplici osservazioni sull’andamento del mercato. In una nota della stessa associazione, si legge infatti: "Data l’entità del compenso dal 2003 ad oggi il mercato ufficiale di supporti ottici è crollato e sono esplose le vendite dall’estero via internet e lo sviluppo del mercato nero con perdite, per Iva evasa, che secondo nostre stime supererà nel 2005 gli introiti SIAE legati al compenso per copia privata. A seguito della riduzione reale della tassazione, così come approvata dalla Commissione Bilancio, si ristabilisce una condizione di mercato tale da rendere non più conveniente l’importazione illegale di prodotti".
I prezzi di vendita dei supporti ottici, dunque, sono destinati a subire una sensibile riduzione? L’ASMI lo spera, la SIAE decisamente meno.
Vista così, questa situazione sembra lo scontro tra gli interessi di due associazioni, due lobby, due gruppi di potere. Non si dimentichi che tali decisioni, però, vanno ad influire anche sull’economia di quei consumatori che usano CD e DVD per lavorare e che con la pirateria informatica hanno poco a che fare.
La parola adesso passa al Parlamento.
non erano voci, era un altro emendamento …
:0)
Grazie per la precisazione.