Quel programma che trasforma Gmail
in un maxi hard-disk
In Rete “gira†un’applicazione che permette agli utenti
di Gmail di usare il Gb di spazio come hard-disk
(Nicola Bruno – www.itnews.it – 14/10/04)
Il futuro di Google si chiama Gmail. Questo lo sappiamo già . La compagnia di Mountain View per prima ha lanciato un servizio che fornisce gratuitamente una casella di posta elettronica con circa un Gigabyte di spazio per l’archiviazione delle email. Il sito www.gmail.com è ancora in fase di beta testing, eppure tanti appassionati hanno già aderito. Il vero problema è che alcuni davvero non sanno che farsene di tutto quel ‘ben di Dio’.
Ebbene ora ci ha pensato un certo Bjarke: questo programmatore (o comunità di smanettoni?) ha realizzato ‘Gmail Drive’, un’applicazione che permette agli utenti di Gmail di usare l’enorme quantità di spazio a disposizione come se si trattasse di un ulteriore hard-disk. Per poterne usufruire è sufficiente scaricare dal sito http://viksoe.dk il file di setup del programma (120 Kb circa) ed installarlo. Al riavvio del pc nella cartella ‘Risorse del computer’ apparirà un’icona raffigurante il nuovo hard disk Gmail e da questo momento in poi sarà possibile usufruirne come se si trattasse di un vero e proprio disco rigido (funzione ‘drag & drop’ compresa); basterà cioè prendere i file e trascinarli sull’icona in questione.
Ci si può sbizzarrire ora ad immaginarne gli usi. Innanzitutto sarà possibile avere una copia dei propri dati sempre disponibile, da qualsiasi pc ci si colleghi. In molti casi, insomma, Gmail Drive risolverebbe il problema dei supporti fisici per il trasferimento dei file. Nessuna limitazione all’estensione dei file che si possono salvare in remoto: exe, zip, doc, mp3, jpeg, mpg, ecc.
Inutile aggiungere che affinché ciò avvenga è necessario che il computer sia connesso ad Internet e che la casella di posta non sia piena. Questo uso alternativo, ad ogni modo, non limiterà quello principale, ossia si potrà continuare ad utilizzare la posta elettronica senza problemi, con la consapevolezza, però, che le risorse a disposizione – vedi spazio – sono condivise da entrambi gli usi.
Al momento gli unici limiti a questo programma sono nel sistema operativo, per ora limitato a Windows e a Linux, e al nome dei file che non possono superare la lunghezza di 40 caratteri. Chi ha già provato l’applicazione, tra l’altro, consiglia di dividere i file molto grandi in pacchetti di 10 Mb per evitare problemi nel salvataggio in remoto.
Gli scrupolosi sviluppatori mettono in guardia gli utenti da eventuali problemi derivanti dall’utilizzo della loro creazione: al momento il programma è ancora in fase di sperimentazione, ci sono diverse limitazioni nel file-system e la piena sicurezza durante il trasferimento dei file non è garantita.
Soprattutto, poi, bisogna fare attenzione ad una cosa: il tutto è perfettamente illegale poiché non autorizzato dai proprietari di Gmail. In altre parole il gioco è bello finché dura, ossia finché quelli di Google non si accorgeranno di questo uso alternativo della loro creatura e correranno ai ripari.