Il più bel giorno della mia vita
di Cristina Comencini (Italia, 2001)
con Virna Lisi, Margherita Buy, Luigi Lo Cascio
Ricky Tognazzi, Sandra Ceccarelli
Che dire? Questo film nulla aggiunge e nulla toglie ai soliti filmetti sulla famiglia medio-borghese, sui piccoli drammi, sui rapporti logori, le insofferenze, le cose non dette. Bravi gli attori. Soprattutto i protagonisti. La Buy sempre più triste, Lo Cascio che man mano prende sempre più confidenza con i ruoli drammatici, Virna Lisi che si adatta perfettamente ad ogni ruolo che le affidano. A dire la verità a questo preferisco gli altri film della Comencini (vedi “Matrimoni” e “Liberate i pesci”).
LA TRAMA di Cinematografo.it:
La matura Irene vive in una vecchia villa alle porte di Roma, legata ai ricordi del suo passato. Il suo più grande cruccio è quello di non essere riuscita a trasmettere a nessuno dei tre figli (Sara, Rita e Claudio) l’attaccamento alla casa e al concetto di famiglia. Ma ognuno dei tre ha, in realtà , ben altri motivi di preoccupazione. Sara, infatti, dopo la morte del marito, vive praticamente reclusa e passa le serate ad aspettare il ritorno del figlio Marco con la paura costante che gli succeda qualcosa. Rita, l’altra figlia, è apparentemente realizzata nella vita. In realtà sotto la facciata serena nasconde un’insoddisfazione tale da non permetterle di avere rapporti sessuali con il marito. Infine Claudio, avvocato, vive di nascosto la propria condizione di omosessuale. Ma l’insoddisfazione e la monotonia stanno per essere scosse da una serie improvvisa, e inaspettata, di avvenimenti: Davide, un affascinante veterinario, irrompe nella vita di Rita. Sandro, un uomo misterioso, turba l’esistenza di Sara. Infine Luca induce Claudio a fare le proprie scelte e a dichiarare la propria omosessualità . Sullo sfondo i primi amori e le scoperte dei nipoti di Irene e dei loro amici e l’organizzazione della festa per la prima comunione, ” il più bel giorno”, della vita della figlia di Rita e Carlo.