• Archives
Smeerch.it vediamo quel che si può fare

Morgan dj-non-dj e cantante a Enzimi 2004

11 settembre 2004 11:34 / 5 Comments / Smeerch

Morgan (Marco Castoldi)Morgan

Premetto che, secondo me, fare il disc-jockey è un fatto di vocazione più che di arte, perché lo si diventa se si è votati all’intrattenimento degli altri, nell’interesse della loro opinione, reazione e partecipazione. Ciò non sempre vale per gli artisti, infatti ne conosco alcuni che se ne fregano altamente di ciò che gli altri pensano di quello che fanno e ne vanno fieri, autodefinendosi “puri”, cioè incontaminati dalle leggi del pubblico (spesso di esso burlandosi), e del mercato, pur facendone misteriosamente parte. Questa purezza, in un D.J., comprometterebbe la densità demografica della pista da ballo e lo costringerebbe a cambiare mestiere. Così, nell’‘era della comunicazione, una pratica basata essenzialmente sull’interazione col pubblico ha molto riscontro e diffusione in ambito popolare.
Bowie nell’albun Lodger del ’79 cantava ‘‘I am a D.J. / I am what I play…” ( Io sono un D.J. / sono ciò che suono), la traduzione in italiano di questo ritornello mi ispirò vent’anni dopo le parole “Sono come sono, sono come suono”. Si nota che nella lingua di Dante non c’è sovrapposizione tra il verbo “suonare” e “giocare”, cosa che invece vale nell’inglese – to play – e nel francese – jouer – (peccato). Perciò ho sempre trovato poco appropriato il modo in cui un D.J. descrive il suo compito come l’atto di “suonare dei dischi”. Comprendo l’intenzione della stimata categoria di innalzare il loro fare al di sopra di uno scialbo “mettere i dischi”, espressione che non tiene conto dell’abilità che occorre nello scegliere, nel far coincidere lo stile dei brani e la loro velocità metronomica (battiti per minuto), nel miscelare e non far accorgere che si è passati al disco successivo, nello scratch o altre diavolerie di cui un bravo D.J. è capace. L’espressione attualmente in voga “suonare i dischi” genera un doppio equivoco: da una parte sottovaluta l’essere umano, carnale e cerebrale, non meccanico, che compie l’azione (dato che è il meccanismo di riproduzione gira-dischi che, mediante testina e pre-amplificatore, “suona” gli oggetti roteanti), dall’altra non considera che i dischi in questione emettono musica che è già stata “suonata” dai musicisti che appunto li hanno incisi usando strumenti musicali o programmando con softwares le partiture. Uguale ingiustizia ci sarebbe se, una volta sfornata una pizza pre-cotta e surgelata, dicessi: “Ecco, è pronta la pizza che ho cucinato”. Per risolvere la questione linguistica ispirandomi al mancato doppio significato italiano proporrei la locuzione “giocare i dischi”, ben sapendo che non sarà mai adottata da alcun D.J. che si rispetti (sarebbe interessante se “jockey” stesse per “giocoliere”, ma invece vuol dire “manovratore”).
Quanto a me, che invece sono interessato all’opinione altrui – da qui la mia riluttanza ad auto-definirmi artista –, sarò nel cartellone del Festival di Enzimi nella inusuale veste di “giocatore di compact-disc”. Credo mi comporterò come quando a casa mia o in macchina con un amico faccio una selezione della musica che mi piace e, con quel che ho a portata di mano, liberamente, cerco quella coerenza stilistica che connette trasversalmente i generi, divertendomi, accostando l’inaccostabile, come Tenco e la Tecno, Iggy Pop e Carmelo Bene.
Consigliato per gli amanti del secolo scorso
(Morgan – Marco Castoldi – per Enzimi.com – 2004)

A questo dj-set ho assistito e devo dire che non era affatto male. I brani avevano una loro coerenza e suscitavano un certo movimento pelvico. Peccato per il volume, effettivamente troppo basso. A quanto ho potuto capire l’unica cassa che emetteva suoni era la spia vicino al dj (ops, dj-non-dj). Anche il minuto notebook di cui voleva avvelersi il “giocatore dischi” non ha voluto saperne di funzionare. Morgan, ad ogni modo non si è perso d’animo ed ha utilizzato solo i due Pioneer CDJ100S a sua disposizione. Poco male. La musica era gradevole e noi astanti abbiamo apprezzato, accogliendo con urletti gli incipit dei brani. Il sottoscritto, il Nero e Gsep sono andati via verso le 01.30 quando le gambe hanno iniziato a non reggere più. Una nota va spesa per il concerto dello stesso Marco Castoldi (+ band) tenutosi alle 21.00 in p.zza dei Cinquecento. Posso dire di aver assistito al migliore concerto da 4/5 anni a questa parte. Qualcosa di veramente carico. Il cantante e la band erano in perfetta forma. Morgan ha sfoderato tutto il fiato e la voce che possedeva. I suoni erano davvero ‘pieni’. Basso su tutti. L’impianto di amplificazione era ottimo: riusciva a trasmettere perfettamente ogni strumento, tanto che in più di un brano sono riuscito a distinguere perfino il tamburello dell’estroso percussionista. Peccato solo che siamo arrivati in evidente ritartdo (alle 21.30) e alle 22.00 la stessa performance era già terminata.





Posted in: Generale

About Smeerch

A blogger, a dj

View all posts by Smeerch →

5 Thoughts on “Morgan dj-non-dj e cantante a Enzimi 2004”

  1. sifossifoco on 11 settembre 2004 at 11:42 said:

    :}

  2. elianto on 11 settembre 2004 at 23:19 said:

    Io sono arrivata su “Aria”, e mi e’ sembrato volutamente (?) “stonato”… ma poi… grandissima la sua interpretazione di “tu si na cosa grande”…. bravo Morgan!

  3. smeerch on 12 settembre 2004 at 11:32 said:

    proprio su “Aria” gli si è rotto l’auricolare. Mentre era al piano gli è stato prontamente sostituito, senza che nulla fosse interrotto o stravolto. Grandi tecnici (anche).

  4. pitosforo on 15 settembre 2004 at 12:52 said:

    smeerch!… maledetto, c’ero anche io al concerto. tutto solo mi aggiravo per la piazza canticchiando come un pazzo!

  5. smeerch on 15 settembre 2004 at 15:30 said:

    Pirlunga ma perchè non ti fai sentire più? :) Guarda che il 23 Ottobre ti voglio al Brancaleone per il concerto di SENOR COCONUT!!!

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Post Navigation

← Previous Post
Next Post →

online praesidia

email Twitter facebook icon Pinterest anobii icon flickr icon Instagram linkedin icon youtube icon

La mia pagina Facebook

La mia pagina Facebook

Categorie

  • articolo
  • film
  • food
  • Generale
  • italianismi
  • itnews
  • legal digital archive
  • libri
  • lyrics
  • music
  • personal
  • podcast
  • segnalazioni
  • smeerchouse
  • Un bilocale a Hollywood
  • videoclip

Tag

Alberto Sordi attori book cast cibo cinema clip comics commedia critica dance dj film house libri libro music musica Nino Manfredi noir pellicola playlist podcast programma pubblicità puntata raccolta radio RadioNation recensione regia regista ricetta Roma romanzo satira scheda Smeerch smeerchouse thriller tracklist trasmissione Ugo Tognazzi video webradio

Archivi

I contenuti di questo blog sono pubblicati sotto una Licenza Creative Commons.
Privacy Policy
Copyleft 2003-2018 Smeerch.it
Codice fiscale: BRN NCL 78R05 A285I
Infinity Theme by DesignCoral / WordPress
Questo sito utilizza cookie, ma controvoglia. Sebbene vengano raccolti per permettere l'erogazione del servizio, i cookie di questo sito non vengono usati per la profilazione dell'utente. Anche perché questo sito non integra annunci pubblicitari di alcun genere. Continuando la navigazione acconsenti all'utilizzo di questi cookie. Accetto
Per maggiori informazioni in meritoclicca qui
Altrimenti clicca qui per cancellare i cookie.
Informativa su Privacy & Cookies