Una Settimana Da Dio
(Bruce Almighty)
di Tom Shadyac (USA, 2003)
con Jim Carrey, Jennifer Aniston, Morgan Freeman
Commedia divertente per tutti. Ottima se si vuole passare una serata in allegria. Sono sufficienti le facce dell’uomo-di-gomma-Carrey a strappare dei sorrisi. La storia è alquanto originale anche se il cerchio si chiude e, come al solito, anche questa commedia ha un finale fiabesco. Tutto torna a posto e i protagonisti vivono felici e contenti. Mi fa piacere, comunque, vedere che Morgan Freeman accetta anche ruoli come questo (un Dio dissacrante e con grande senso dell’umorismo) che secondo alcuni manager potrebbero danneggiare la sua immagine di “attore di film impegnati”. Prendersi in giro ogni tanto fa proprio bene agli attori di un certo calibro! Niente da dire sulla recitazione del protagonista. La signora Pitt, invece, se la cavicchia (d’altra parte per il suo ruolo non c’era bisogno di una grande attrice). Hollywoodiani ma divertenti e opportuni molti effetti speciali. Simpatiche alcune battute.
Dio: Arrivederci, vado in vacanza!
Bruce: Hey, non puoi farlo, Dio non va in vacanza…
Dio: No? Hai mai sentito parlare del Medioevo?
ma dai!!!! lascia stare sti filmacci, piuttosto hai visto Kill Bill??? bellissimo!
Kill Bill non andrò a vederlo al cinema. Preferisco attendere altre modalità di fruizione (ci siamo spiegati). Non mi convince il fatto che sia solo un pezzo dell’intera opera. Non mi convincono le arti marziali.
per quanto riguarda le modalità di fruizione mi trovi d’accordo, comunque il manga è da vedere assolutamente..per il resto ho paura che risulti eccessivamente “visto” dati suoi molteplici riferimenti a b-movies anni 70′.
aspetto di vedere gli ultimi 30 min. del film e l’altro capitolo…
Anche io non amo le arti marziali, ma non è certo un film alla “bruce lee”. secondo me è proprio un film da vedere al cinema; nonostante le citazioni, non è per nulla banale, vi dico solo che è per metà in giapponese e ci sono un sacco di scene in anime. La musica, come al solito, è grande. La follia di tarantino, e non bieche ragioni marchettare, rendono l’interruzione in realtà meno fastidiosa del previsto… AUGH